Itinerari dei Patriarchi
Gli itinerari della biodiversità di interesse agricolo, istituiti dall’art. 12 della legge 194/2015, sono strumenti di promozione della conoscenza delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali iscritte nell'Anagrafe nazionale della biodiversita' di interesse agricolo e alimentare. Gli itinerari sono altresì uno strumento per lo sviluppo dei territori interessati, anche attraverso l'indicazione dei luoghi di conservazione in situ, ovvero nell'ambito di aziende agricole, o ex situ e dei luoghi di commercializzazione dei prodotti connessi alle stesse risorse, compresi i punti di vendita diretta. Nell’ambito del progetto sugli alberi padri gli itinerari sono uno percorso lungo il quale incontrare secolari alberi da frutto che hanno sfidato il tempo sino ai nostri gironi, i loro proprietari custodi, nonché le comunità custodi che hanno deciso di adottarli per preservarne l’esistenza e di valorizzarne la conoscenza.
In Evidenza
Il Progetto
PATRINET.BAS è un progetto finanziato alla Regione Basilicata dalla legge 194 del 2015 sulla biodiversità di interesse agricolo, per il tramite del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e delegato all’ALSIA per la sua realizzazione.
Il progetto intende aprire la strada al recupero della memoria dei Patriarchi da frutto, “grandi vecchi” che rappresentano un trait d’union per la valorizzazione del territorio in cui si trovano. Essi sono contenitori ricchissimi di memoria, storia, tradizioni e culture popolari, oltre che protagonisti di fiabe, miti e leggende e sono quindi un patrimonio troppo prezioso per essere abbandonato.
Itinerari
Gli itinerari della biodiversità di interesse agricolo, istituiti dall’art. 12 della legge 194/2015, sono strumenti di promozione della conoscenza delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali iscritte nell'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
Gli itinerari sono altresì uno strumento per lo sviluppo dei territori interessati, anche attraverso l'indicazione dei luoghi di conservazione in situ, ovvero nell'ambito di aziende agricole, o ex situ e dei luoghi di commercializzazione dei prodotti connessi alle stesse risorse, compresi i punti di vendita diretta.