Agrifoglio n. 98 - Agosto
"La polpa e l'osso": dopo più di 60 anni, è ancora attuale la definizione di Manlio Rossi-Doria, che sottolineava la differente velocità tra le aree costiere più avvantaggiate e quelle interne, specie nel Mezzogiorno al quale si riferiva. Circa il 60% del territorio nazionale è caratterizzato dalla presenza di piccoli Comuni, spesso troppo lontani dai servizi essenziali, tanto che la marginalità di questi territori assume proporzioni che preoccupano la tenuta economica e sociale del Paese.
Anni di studi, di riflessioni, di dibattito politico, e anche di interventi sul territorio, non sono riusciti a frenare i fenomeni dello spopolamento e dello squilibrio delle strutture demografiche. La diga che si cercava di costruire non ha retto.
In Basilicata, 126 su 131 Comuni sono classificati come "aree interne" e, di questi, 110 addirittura come "aree periferiche e ultraperiferiche". In totale, circa 430.000 persone residenti al 2011 in quei comuni, con un decremento di quasi il 12% rispetto al dato del 1971 e punte del 43% nella "Montagna Materana". Per la SAU, la Superficie Agricola Utilizzata, -17% nel 2011 rispetto al 1982, con addirittura un -35% nel periodo per la cosiddetta "Mercure Alto Sinni Val Sarmento".
Con un approccio che parte da una impostazione totalmente nuova, dal 2012 è stata avviata dal Ministro per la Coesione, Barca, la costruzione di una Strategia nazionale proprio per lo sviluppo delle Aree interne, con il supporto di un Comitato Tecnico. Il documento sulla SNAI, la Strategia Nazionale delle Aree interne, è confluito nell'Accordo di Partenariato, e le Aree Interne costituiscono uno degli asset della politica regionale 2014-2020.
La Deliberazione di Giunta n. 489 del 17 aprile 2015 della Regione Basilicata ha preso atto del documento redatto dal Comitato Tecnico Aree Interne, alla cui redazione la stessa Regione aveva collaborato insieme a tutte le altre. La delibera, così come il documento del Comitato, individua 4 aree territoriali "sulle quali dar luogo ai progetti sperimentali (pilota) attivando le risorse finanziarie di cui alle citate leggi di stabilità 2014 e 2015". La selezione delle 4 aree è stata realizzata "sulla base di analisi di dati rappresentativi del contesto socio economico e di accessibilità ai servizi di cittadinanza". Su 2 di queste, la Regione Basilicata ha disposto l'avvio sperimentale della SNAI.
Il Focus di Agrifoglio ripercorre le tappe essenziali di questo percorso, descrive lo stato dell'arte della sperimentazione avviata in Basilicata e delle attività realizzate dall'ALSIA in alcune aree interne, e suggerisce alcuni importanti spunti di riflessione.
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