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Operatori e istituzioni preferiscono gli strumenti dell'OCM ortofrutta

In Basilicata, 9 Organizzazioni di Produttori e 1 Associazione di Organizzazioni di Produttori: livello di aggregazione del 40%, il più alto del Mezzogiorno
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Data:Wed Sep 01 10:58:02 CEST 2021

L’Organizzazione comune di mercato (OCM) per il settore ortofrutticolo rappresenta l’impianto normativo, messo a punto dalla Commissione europea che prevede aiuti, al 50% delle spese ammesse, finalizzati a rafforzare sui mercati il ruolo degli agricoltori associati in OP (Organizzazioni di Produttori).

L'OCM per il settore degli ortofrutticoli individua proprio nelle Organizzazioni di Produttori lo strumento principale per conseguire gli obiettivi della politica agricola comune, e cioè il potenziamento della competitività e l'orientamento al mercato, la riduzione delle fluttuazioni del reddito, l'aumento del consumo di ortofrutticoli e, ultima ma non meno importante, la protezione dell'ambiente.

Le organizzazioni dei produttori e le loro associazioni aiutano gli agricoltori a ridurre i costi di produzione e a collaborare alla trasformazione e alla commercializzazione dei loro prodotti. Le Organizzazioni rafforzano il potere contrattuale collettivo degli agricoltori, concentrando l'offerta, migliorando la commercializzazione, fornendo assistenza tecnica e logistica ai propri membri, contribuendo alla gestione della qualità e trasferendo le conoscenze.

Con il Regolamento (UE) n. 1308/2013 sull’OCM unica, la politica agricola comunitaria ha sostanzialmente riconfermato lo schema di funzionamento precedente per il settore ortofrutticolo, basato essenzialmente sul cofinanziamento dei Programmi Operativi (PO) delle Organizzazioni di Produttori (OP) e delle Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP). 

Il Regolamento prevede che ogni Stato membro elabori una strategia nazionale in materia di Programmi Operativi (PO) per il settore ortofrutticolo, che contenga anche una specifica disciplina per le azioni ambientali.

La strategia nazionale definisce il quadro programmatico di sistema e le regole generali di funzionamento, con lo scopo di monitorare l’impatto delle politiche e valutarne i risultati.

Sostanzialmente il sostegno pubblico garantito alle attività delle Organizzazioni di Produttori utilizza lo strumento dei Programmi Operativi (PO) pluriennali di durata dai 3 ai 5 anni, finanziati attraverso un "fondo di esercizio" alimentato dai contributi dei soci o dall'OP stessa e dal contributo comunitario, che è generalmente pari al 50%.

L'aiuto comunitario è limitato al 4,1% del Valore della Produzione Commercializzata (VPC) dalle OP in un determinato periodo di riferimento e può essere elevato sino al 4,6% se la parte eccedente viene impiegata per attivare o estendere le misure di prevenzione e gestione delle crisi (ritiri dal mercato, assicurazione del raccolto, promozione e comunicazione, mancata raccolta e raccolta in verde).

Gli interventi dei Programmi Operativi (PO) possono essere realizzati sia presso le singole aziende dei soci (nuovi impianti di fruttiferi, operazioni colturali, serre e strutture assimilate, mezzi tecnici per la lotta biologica, ecc..) che presso le strutture associate e le OP (impianti per la lavorazione e la commercializzazione, impiego di personale per il miglioramento della qualità e per la gestione del marketing, ritiri dal mercato, ecc.).

Risulta evidente che gli strumenti previsti dall’OCM ortofrutta sono di gran lunga quelli preferiti dagli operatori ma spesso anche dagli organismi istituzionali e dagli studiosi.

Diverse sono le ragioni che spiegano questa chiara preferenza per l’OCM. Innanzitutto, le misure dell’OCM, essendo basate su programmi operativi pluriennali, consentono una migliore e più efficiente programmazione sia di breve che di medio termine dei diversi interventi. Inoltre, date le modalità di finanziamento e di verifica, la realizzazione degli interventi risulta decisamente più tempestiva, più certa e quindi anche più efficace. La tempestività è sostanzialmente dovuta al fatto che una volta approvato il programma operativo, gli operatori possono agire direttamente, senza ulteriori perdite di tempo dovute alla partecipazione e alla gestione di bandi, sia pure nel rispetto delle norme previste per la realizzazione degli interventi stessi dall’OCM.

Attualmente sono riconosciute dalla Regione Basilicata nove Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli e una Associazione di Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (Tabella 1) con un livello di aggregazione prossimo al 40%, il livello più alto del mezzogiorno. 

Tabella 1. Elenco delle Organizzazioni di Produttori (OP) e delle Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) della Basilicata

OP/AOP

DENOMINAZIONE

FORMA SOCIETARIA

OP

Consorzio OP del Mediterraneo

Soc. Coop. Agricola

OP

Agricolafelice

Soc. Coop. a mutualità prevalente

OP

Ancona

Soc. Coop. a mutualità prevalente

OP

Asso Fruit Italia

Soc. Coop. Agricola

OP

Athena

Soc. Coop. Agricola

OP

Agora'

Soc. Coop. Agricola

OP

Primo Sole

Soc. Consortile agr. arl

OP

Terre della luce

Soc. Coop Agricola

OP

Frutthera Growers

Soc. Coop. Agricola

AOP

ARCADIA

Soc. Consortile agr. arl

 

Le colture principali sono rappresentate da pomodori, finocchi e cavolfiori tra le ortive, e agrumi, uva da tavola, drupacee e fragole tra le fruttifere. E proprio la fragola è il fiore all’occhiello della produzione non solo da un punto di vista qualitativo, dato che coi suoi 1.000 ettari la Basilicata è la prima regione in Italia per superfici coltivate, con circa 40.000 tonnellate di produzione stimata, per un volume commerciale di circa 100 milioni di euro.

Complessivamente le superfici produttive delle OP ammontano a circa 8.500 ettari, per un valore della produzione commercializzata che nel 2019 ha raggiunto circa 142 milioni di euro e una tendenza crescente nel corso degli ultimi 5 anni. Considerando che alle OP possono aderire produttori di regioni diverse, in figura 1 è riportato, oltre al dato complessivo, anche quello relativo ai soli produttori della Basilicata (Figura 1).

Figura 1. Valore della Produzione Commercializzata dalle OP lucane, dal 2015 al 2019. La linea arancione segna la VPC totale, mentre la linea blu segna la quota parte proveniente dai soli soci produttori lucani.

 

Nello stesso periodo è cresciuto anche il volume complessivo degli aiuti comunitari erogati alle OP attraverso i Programmi Operativi, il che si evince anche dall’aumento del premio erogato, che nel 2015 era di circa 5 milioni di euro, salito a 6.785.670,74 nel 2021 con un incremento del 25,7% (Figura 2).

Figura 2. Aiuti comunitari erogati alle OP lucane attraverso i Programmi Operativi tra il 2015 e il 2021

 

Agrifoglio n. 104 -  

Temi
Produzioni agroalimentari di qualità
Autori
Filippo Corbo

Funzionario Regione Basilicata - Dipartimento Politiche Agricole e Forestali

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
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