Consuntivo Fitosanitario dell’Alta Val d’Agri per il 2019

Monitoraggi in campo e modelli previsionali alla base dei consigli di difesa dell’ALSIA. Bollettini periodici e sms
didascalia.

Sms inviato dall'Alsia.

Data:Sat Feb 29 12:38:00 CET 2020

Presso l’azienda Bosco Galdo dell’ALSIA, a Villa d’Agri di Marsicovetere (PZ), opera da trent’anni un gruppo di lavoro impegnato nel campo della difesa fitosanitaria a servizio degli imprenditori dell’area allo scopo di ridurre e razionalizzare l’uso dei prodotti fitosanitari. Il gruppo tra l’altro effettua monitoraggi di campo utilizzati, assieme agli output dei modelli previsionali, per la redazione di consigli per la difesa integrata, tramite bollettini fitosanitari ed sms, e per questo il lavoro dei tecnici si basa sostanzialmente su quattro azioni:

  • Monitoraggio della fase fenologica e della situazione fitosanitaria per le principali colture dell’area di competenza nei campi-pilota: melo, pero, vite, olivo, zucchino, fagiolo, peperone, pomodoro;
  • Osservazioni per verificare lo stato fenologico delle colture e controlli visivi per individuare eventuali sintomi delle principali patologie;
  • Rilievi nelle trappole a feromoni per seguire l’andamento dei fitofagi chiave su melo, pero, vite ed olivo;
  • Osservazioni di laboratorio al microscopio per la diagnosi più precisa di alcune avversità.

Tutte queste informazioni vengono utilizzate per formulare i consigli di difesa agli operatori agricoli che li richiedono, e la richiesta può essere effettuata direttamente, tramite il SITO WEB DELL'ALSIA cliccando su “Accedi ai servizi on-line”. I bollettini fitosanitari (settimanali nel periodo primaverile-estivo) vengono inviati per posta elettronica e pubblicati sul sito dell’ALSIA mentre le allerte (che richiedono tempestività nell’invio e nella realizzazione degli interventi) vengono diffuse tramite sms (per riceverli è necessario indicare nella voce “attività” l’indirizzo produttivo dell’azienda, in modo da essere inseriti nell’apposito elenco). Nel 2019 il gruppo ha pubblicato 29 bollettini e ha inviato 14.659 sms così divisi: 2.244  ai frutticoltori, 3.803 agli orticoltori, 8.052 ai viticoltori, 560 agli olivicoltori.

Contemporaneamente, in riferimento al D.lgs 150/2012 e al PAN, Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, il gruppo cura l’informazione e la corretta applicazione dello stesso (controllo dei patogeni e degli insetti dannosi con metodi di lotta integrati e/o biologici, nuove tecnologie a supporto del monitoraggio sulle malattie e sugli insetti, misure per prevenire possibili effetti negativi sull’ambiente derivanti da un utilizzo non corretto dei prodotti fitosanitari).

Riguardo l’andamento stagionale dell’annata agraria 2019 si può sintetizzare dicendo che è stato caratterizzato da piovosità all’inizio della primavera, seguita da una forte ondata di calore. Ciò ha determinato una scarsa allegagione sui fruttiferi a cui si è aggiunta la poca disponibilità idrica nei periodi di alte temperature con conseguente pezzatura ridotta. Piogge si sono avute nella fase finale dell’annata.

Consuntivo fitosanitario per coltura

Vite: le scarse piogge di fine primavera-inizio estate hanno creato condizioni climatiche generalmente sfavorevoli ad attacchi di patogeni: tali condizioni si sono protratte per tutta l’estate. Tuttavia, si sono osservati in alcuni campi sintomi limitati di odio (Uncinula necator) sia sulle foglie che sui grappoli: per questo patogeno il modello previsionale indicava l’esaurimento dell’inoculo primario già a metà luglio, pertanto le possibilità di nuove infezioni da questo mese sono state legate a sintomi già presenti in campo. Per quanto riguarda la peronospora (Plasmopara viticola), invece, l’inoculo primario è rimasto ancora disponibile per tutta la stagione produttiva, con comparsa limitata di infezioni tardive (peronospora a mosaico) sulle foglie situate più in alto a causa delle precipitazioni dell’inizio di settembre. In tutti i campi, a partire dall’estate, è stato riscontrato il 10% circa di piante colpite da mal dell’esca (Fomitipora mediterranea, Phaeomoniella chlamidospora, Phaeacremonium aleophilum); le piante colpite, opportunamente segnalate per renderle identificabili, dovranno essere sottoposte alla potatura all’inizio della primavera 2020, prendendo gli accorgimenti necessari per evitare di diffondere l’infezione alle viti vicine. Dai monitoraggi effettuati con trappole cromotropiche gialle, lo Scafoideus titanus, è risultato ancora assente nella nostra area. Come avviene in genere, anche nel 2019 è stata osservata una scarsa presenza di adulti di tignola (Lobesia botrana) nelle trappole a feromoni e non sono stati segnalati danni.

Olivo: si è avuta una scarsissima presenza di frutti nella pianura dell’Alta Val d’Agri, una presenza moderata nel Medio-Agri, mentre nelle zone collinari la produzione si è mantenuta in generale nella norma. Si è avuta una presenza minima di mosca (Bactrocera oleae) nelle trappole a feromoni in pianura mentre in collina le catture si sono mantenute più elevate: dall’osservazione delle drupe tuttavia non si sono riscontrate punture fertili. Restano pochissime le aziende che provvedono ad effettuare trattamenti specifici contro questo fitofago. Si sono osservati inoltre diffusi sintomi di rogna (Pseudomonas siringae pv. savastanoi).

Melo: per quanto riguarda Cydia pomonella, anche con le catture nelle trappole, si sono osservate le tre generazioni dell’insetto, con il primo volo dell’anno iniziato alla fine di aprile (con una decina di giorni di ritardo rispetto al 2018), il secondo tra fine giugno ed inizio di luglio, ed il terzo a fine agosto. In alcuni campi-pilota, in agosto sono stati osservati danni da carpocapsa sui frutti, anche del 5%. Tra gli altri fitofagi, è stata segnalata la presenza di afide lanigero (Eriosoma lanigerum) concentrato su piante isolate, e di ragnetto rosso (Panonycus ulmi), in alcuni casi su limitati filari, anche in percentuali superiori alla soglia di intervento. La ticchiolatura (Venturia inaequalis) ha colpito durante le piogge primaverili e ha continuato con limitate nuove infezioni secondarie su foglie, a partire dai sintomi di quelle primarie che si sono moltiplicate durante le piogge primaverili, e le successive secondarie che hanno colpito in quei mesi anche i frutti.

Pero: per quanto riguarda Cydia pomonella non si segnalano danni; anche la psilla (Psylla pyri), pur rilevandosi la presenza di neanidi, è rimasta sotto controllo grazie ad idonei e tempestivi trattamenti. La ticchiolatura (Venturia pirina) ha portato un danno anche del 100% sui frutti colpiti in primavera. Sono stati osservati anche sintomi da brusone del pero.

Peperone: sono stati osservati danni da cancrena pedale (Phytophthora capsici) nonché da batteriosi (Xanthomonas campestris pv. vesicatoria) soprattutto sulle foglie, e nella seconda metà del mese si è rilevata la comparsa di tacche anche sui frutti. Una piccola percentuale di frutti ha presentato danni da “colpo di sole”. Per quanto riguarda i fitofagi, in diversi campi sono stati osservati danni da agrotidi (Agrotis ipsilon, Agrotis segetum) mentre sono stati osservati pochi danni da Helicoverpa armigera e solo verso la fine di agosto.

Pomodoro: sono stati osservati in tutti i campi-pilota, sulle foglie, sintomi da alternariosi (Alternaria porri f. sp. solani) mentre per quanto riguarda la peronospora (Phytophthora infestans), le alte temperature sono state limitanti per lo sviluppo del fungo che ha determinato un basso rischio di infezioni che di fatto  in campo sono comparse dopo le piogge di inizio settembre e nelle aree più umide. Sono stati osservati sintomi da batteriosi su foglie (Pseudomonas syringae pv tomato) e di marciume apicale ma solo sulle tipologie a frutto lungo.

Patata: si sono avuti attacchi anche massicci di dorifora della patata (Leptinotarsa decemlineata).

Zucchino: elevata è stata la presenza di oidio (Erysiphe cichoracearum) man mano che si avanzava nella stagione, mentre in alcuni campi sono stati osservati anche danni da peronospora (Pseudoperonospora cubensis) e da virosi (CMV-virus del mosaico del cetriolo, ZYMV-virus del mosaico giallo dello zucchino): tali patologie tuttavia anche se presenti, non hanno inciso sulla produzione.  Diverso è il caso degli attacchi di afide (Aphis gossypii) che, resistente agli interventi fitoiatrici ed aiutato dalle alte temperature, ha colpito la coltura fino alla fine del ciclo. Attacchi di Helicoverpa armigera sui fiori sono stati osservati in settembre, mentre le infestazioni di ragnetto (Panonichus ulmi) si sono intensificate con la stagione asciutta e nei campi più vecchi.

Fagiolo: sono stati osservati danni da virosi (BCMV-virus del mosaico comune del fagiolo) e da afidi (Aphis fabae). La presenza del ragnetto (Tetranichus urticae) si è intensificata con il procedere della stagione calda ed asciutta.

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