Limiti di fosfonato nei prodotti bio, sbloccato il decreto

Integrazione del testo vigente (Dm 309/2011) e deroga per le quantità di residui di acido fosfonico nei prodotti orticoli e frutticoli

Sbloccato il decreto sui limiti di fosfonato nel biologico

Sbloccato il decreto sui limiti di fosfonato nel biologico

Data : Thu Jun 25 08:35:00 CEST 2020

Il Decreto 309/2011 che fissava i limiti di fosfonato nei prodotti biologico, è stato emendato dal testo approvato dalla Conferenza Stato-Regioni con una deroga per i residui di acido fosfonico a 0,5 mg/kg nei prodotti orticoli e 0,1 mg/kg nei frutticoli, e di acido etilfosfonico fino a 0,05 mg/kg nel vino fino al 31 dicembre 2022.
Al testo si è arrivato grazie a una serie di progetti del Mipaaf, avviati nel 2016, come “Strumenti per l’emergenza fosfiti nei prodotti ortofrutticoli biologici” (BIOFOSF) e “Strumenti per l’emergenza fosfiti nei prodotti vitivinicoli biologici” (BIOFOSF-WINE), coordinati da Alessandra Trinchera, ricercatrice del CREA Agricoltura e Ambiente. E' proprio lei a descrivere alcuni dei passaggi fondamentali della ricerca di questi anni. "Abbiamo verificato - ha spiegato al sito Agricultura.it - che il fosfonato non viene mai prodotto spontaneamente dalla pianta, ma deriva esclusivamente da apporti esterni, spesso involontari, a causa dell’uso di mezzi tecnici (fertilizzanti e prodotti a base di rame) ammessi in biologico, ma contaminati da fosfonato".
La base scientifica per l'aggiornamento del testo del decreto, infatti, è stata fornita proprio dagli studi del Crea.

Antonella Ciervo

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