Agrobiodiversità, l'ALSIA indice il Premio "Enzo Laganà" 2023

XIII edizione del riconoscimento per il miglior agricoltore-custode. Aniello Crescenzi: "Un'arte antica preziosa, da tutelare e valorizzare"

Antica varietà di ciliego in fioritura

Antica varietà di ciliego in fioritura

Data : Wed Sep 13 11:00:00 CEST 2023

Ci sarà tempo fino alle ore 13:00 del 3 novembre 2023 per partecipare all’edizione 2023 del Premio annuale “Enzo Laganà”, per il “miglior agricoltore custode 2023, tesoriere della biodiversità agricola della Basilicata”.

Anche in questa occasione l’Alsia ha promosso una selezione pubblica aperta in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Basilicata, l’Istituto per le Bioscienze e le BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Associazione Vavilov, e la Comunità del Cibo e della Biodiversità dell’area Sud della Basilicata.

La finalità del concorso è quella di “della biodiversità domesticata mediante il conseguimento dell'incremento netto della quantità dei differenti tipi di varietà di fruttiferi, orticole e cereali su tutto il comprensorio della Regione Basilicata”. “Il prestigioso riconoscimento – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA - è intitolato a Enzo Laganà, funzionario ALSIA e giornalista scomparso da alcuni anni, molto impegnato nelle attività di comunicazione e divulgazione dell’Agenzia. Il concorso - ha aggiunto - sottolinea le attività che da oltre 15 anni l’ALSIA realizza in Basilicata per tutelare e valorizzare l’agrobiodiversità, cioè la biodiversità di interesse agricolo e alimentare, ed è rivolto a tutti gli agricoltori custodi operanti nei territori della Regione Basilicata che conservano e coltivano specie e varietà frutticole, orticole e cerealicole iscritte nel “Repertorio regionale del patrimonio genetico”, istituito ai sensi dell’art.3 della Legge Regionale n.26/2008”.

“Tecnicamente – ha precisato Crescenzi - l’agricoltore custode può essere il proprietario o il possessore del fondo e dei fruttiferi, oltre che delle specie orticole e cerealicole, ivi presenti e normalmente coltivati, ed è quindi il responsabile principale della conservazione “in situ” della biodiversità agricola, della quale redige un preciso inventario per l'anno in corso. Ma soprattutto – ha detto – è il depositario dell’arte antica del manutenere e proteggere il territorio, a tutto vantaggio delle prossime generazioni: un bene prezioso da tutelare e valorizzare, al pari della agrobiodiversità del quale appunto si fa custode”.

Il sito per il quale si candiderà l’agricoltore custode che vorrà partecipare al premio (azienda, orto, pascolo, giardino etc.) dovrà essere incluso all'interno del territorio regionale. Al vincitore, selezionato da una Commissione, andrà un rimborso spese di 400 euro, “da utilizzarsi per il mantenimento e il miglioramento della biodiversità nel settore frutticolo, orticolo e cerealicolo all’interno della propria azienda, nonché una rappresentazione artigianale del logo dell’Associazione Vavilov da custodire per un anno e passare come testimone al nuovo agricoltore custode dell’anno successivo”.

A tutti i partecipanti al concorso sarà consegnata una pergamena attestante la qualifica di “agricoltore custode della biodiversità agricola”.

I vincitori delle edizioni precedenti del concorso non potranno partecipare all’edizione 2021.

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Redazione

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