Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si è rinnovato l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”

Grande affluenza di studenti al Polo di Pantanello di Metaponto ad esplorare il Centro Ricerche Metapontum Agrobios dell’Agenzia

Giornate Fai di Primavera in Agrobios

Giornate Fai di Primavera in Agrobios

Data : Mon Mar 27 13:30:00 CEST 2023

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si è rinnovato l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: un'occasione per conoscere il patrimonio culturale di grande pregio che ci circonda.

“Nel Paese più bello del mondo” grazie ad associazioni e volontari luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, che ha scoperto storie, angoli nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. 

Anche l’Alsia, nel 31° anniversario dell’iniziativa organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano, non ha voluto far mancare la propria presenza all’iniziativa, aprendo le porte delle sue strutture al pubblico per far conoscere da vicino ai visitatori le iniziative e le strutture dislocate sul territorio lucano. In particolare è stata registrata una grande affluenza di studenti al Polo di Pantanello di Metaponto ed in particolare ad esplorare le attività, le tecnologie e le radici storiche del luogo che ospita il Centro ricerche Metapontum Agrobios.

“Le giornate del FAI di primavera – ha affermato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA - hanno consentito di mostrare le bellezze di questo luogo che da secoli incarna lo sviluppo agricolo di tutta l’area metapontina. La visita ai laboratori del centro di ricerca dell’ALSIA “Metapontum Agrobios” magistralmente condotta dai tecnici dell’Ente, ha consentito di osservare direttamente la bellezza che si vive giornalieramente nel lavoro di ricerca applicato al settore agroalimentare nel cuore della chora Metaponto”.

Il Centro conduce attività di ricerca e sviluppo rivolte al mondo rurale ed agroindustriale, ed è localizzato nel cuore dell’areale metapontino, nella chora dell’antica Metaponto greca (Μεταπόντων), importantissima area rurale della Basilicata, nota per le sue pregiate produzioni agricole di elevata qualità.

Gli studenti hanno potuto scoprire le attività svolte dai ricercatori dell’Agenzia nell’ambito delle biotecnologie vegetali ed industriali, in cui le piante sono considerate come vere e proprie piattaforme per lo sviluppo di innovazioni in campo agricolo (es: varietà tolleranti a stress), ambientale (es: fitodecontaminazione), industriale (es: biopolimeri, farmaci) ed energetico (agroenergia), in quell’ampio settore economico che oggi viene definito bioeconomia.

Grande attenzione è stata rivolta dagli studenti alle tecnologie ed infrastrutture di eccellenza presenti nel Centro di Ricerca. In particolare l’infrastruttura di ricerca (IR) di plant phenomics, una dotazione tecnologica di punta del Centro ricerche. L’IR, unica in Italia, si basa sul sistema Scanalyzer 3D e consente lo studio del fenotipo delle piante attraverso il trasporto robotizzato delle piante attraverso nastri trasportatori, verso camere di imaging equipaggiate con sensori ottici RGB, NIR e fluorescenza. Le immagini vengono poi analizzate mediante algoritmi di computer vision per estrarre le caratteristiche fenotipiche delle piante.

Ha destato grande interesse, infine, il racconto del legame tra storia ed innovazione, lo stretto contatto tra la storia del luogo ed il Centro ricerche. Il Centro poggia infatti sulla storia e sente forte la sua influenza. Durante le attività di scavo per le fondamenta, affiorarono importanti reperti archeologici della necropoli di Metaponto, che furono studiati dagli archeologi della Soprintendenza ai beni archeologici e del team dell’Università del Texas coordinato dal Prof. Joseph Carter. I lavori di costruzione furono sospesi per circa un anno per consentire i rilievi e gli studi, e ripresero con grande rapidità fino al 1990, anno in cui il centro venne consegnato. A testimoniare in modo significativo il legame tra ricerca e la storia del luogo, il logo della Metapontum Agrobios riprende la moneta a doppio conio di Metaponto, con il dio Apollo, a raffigurare l’aspetto tradizionale e con una rappresentazione grafica del DNA, che rappresenta la modernità.

 

La Redazione

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