“Passeggiata rurale”, due scuole di Potenza alla scoperta della biodiversità animale con la narrazione

Con il tramite del CREA, l’incontro con l'imprenditore diventa metodo nel progetto COLAUTOC del PSR Basilicata 2014-20
didascalia.

Studenti dell’Istituto Agrario “G. Fortunato” ed il Liceo Artistico “Gropius” di Potenza durante la I Passeggiata Rurale - 17 Ottobre 2019, Abriola (PZ) .

Data:Thu Jun 10 10:42:45 CEST 2021

La “Passeggiata rurale” nasce come uno degli strumenti metodologici del tema “Valorizzazione della biodiversità animale” nell’ambito del progetto COLAUTOC (Collezioni di una banca del seme delle razze autoctone ovine e caprine e strategie per il loro mantenimento e aumento della numerosità) del PSR Basilicata 2014-2020, per finalità divulgative del percorso attuato e dei risultati progettuali realizzati attraverso un’esperienza di contaminazione socio-culturale tra realtà e profili apparentemente distanti fra loro e dall’ambito oggetto di analisi.

I valori dell’identità, del territorio, del paesaggio e della tradizione trovano nel veicolo della biodiversità uno degli strumenti utili a radicare nelle generazioni più giovani un patrimonio di conoscenze indispensabili ad alimentare il concetto di sostenibilità, soprattutto culturale. Si è, quindi, ritenuto di partire proprio dal valore della “memoria” più recente dei nostri territori, quella avvezza ad un consumo veloce e di frequente inconsapevole, per verificare la diffusione e l’attecchimento di usanze, la conoscenza di luoghi e tradizioni della storia locale, nonché dei meccanismi di comunicazione delle testimonianze identitarie. Il percorso  di promozione della biodiversità animale ha combinato i valori dell’impresa agricola con quelli del mondo scolastico in modo da agevolare la dinamicità e l’elasticità delle visioni generazionali, occupazionali, produttive e socio-culturali dei protagonisti.

Si è trattato di un breve viaggio in cui l’osservazione e l’ascolto dei cambiamenti sollecitati dall’imprenditore sono diventati  tappe fondamentali del lavoro laboratoriale. 

L’Istituto Agrario “G. Fortunato” ed il Liceo Artistico “Gropius” di Potenza sono state le due scuole beneficiarie dell’iniziativa: due provenienze formative completamente diverse, selezionate optando per le quarte classi al fine di qualificare la “cassetta degli attrezzi” di ciascun partecipante, nonché le modalità di interazione con la realtà oggetto di analisi e con gli altri studenti attraverso le competenze e gli strumenti collezionati durante la formazione scolastica.

La narrazione dell’imprenditore ha generato aspettative diverse: la “familiarità” verso il mondo agricolo, la biodiversità animale, il pascolo in bosco e le varie funzioni svolte dalla risorsa boschiva, il valore del presidio aziendale, consueta per gli studenti dell’Istituto Agrario, è risultata assolutamente inedita per gli alunni del Liceo Artistico, non solo per temi e metodi, ma per l’approccio creativo ed espressivo con il quale i risultati avrebbero preso forma.

Di fatto, le due scuole hanno reagito con gli stessi meccanismi di rielaborazione dell’esperienza sui quali non ha pesato l’apparente vantaggio degli studenti dell’istituto agrario, grazie alla fluidità delle relazioni instaurate e consolidate durante la visita aziendale, dove ognuno, in gruppo o singolarmente, ha cercato il proprio spazio e la propria dimensione per produrre già i primi risultati, non sempre in linea con gli obiettivi. Un momento di profonda importanza, legato alla consumazione del cibo offerto dalla famiglia dell’imprenditore, ha rinnovato non solo i valori dell’accoglienza e della condivisione ma anche dello scambio reciproco che, nei nostri territori, accomuna abitanti ed ospiti all’interno di una cornice naturale altrettanto protagonista. CREA Centro di ricerca politiche e bioeconomia ha funzionato da “ponte” tra le classi, raccogliendo tutti i contenuti realizzati, all’interno di una brochure pubblicitaria dell’Azienda Triunfo (scarica qui la brochure), completa di logo aziendale, messa a punto dagli studenti della classe di grafica sul dipinto scelto tra quelli approntati dal gruppo pittorico, cosicché intenti apparentemente “distanti” nei contenuti e negli output potessero giungere ad una sintesi. 

L’apparente e anacronistica contrapposizione tra mondo rurale e mondo urbano, realtà “distanti” ormai più teoricamente che fisicamente, è stata rinvenuta costantemente durante tutta l’esperienza. Oltre la relazione tra animale e prodotto i ragazzi hanno osservato l’ambiente circostante con una sensibilità sopita e divisa tra il riconoscimento di una identità e il limite dello scarso contatto con la terra, in parte dovuto alla stessa modernità, all’innovazione e alla globalizzazione, strumenti e ambiti di agile ed immediato accesso ai giovani, ma selettivi verso quelle possibilità che, in apparenza, non accomunano e non riconoscono il gruppo sociale.

L’azione collettiva dei due diversi istituti scolastici ha funzionato da massimo comune divisore: per un verso ha agito come limite aprendo ad altre funzioni, dall’altro ha generato un ulteriore risultato, suggerendo e rimodulando il metodo rispetto agli stessi obiettivi. La molteplicità dei risultati ottenuti da questa esperienza e che il progetto ha ricondotto a quelli di interesse immediato per ovvi motivi, ha generato scenari del tutto secondari rispetto al tema della valorizzazione della biodiversità animale: il turismo come opportunità per il territorio ed integrazione economica per l’imprenditore; il presidio del territorio come tutela dell’identità e dell’appartenenza; la multifunzionalità come binario di scambio di esperienze; l’accoglienza in quanto valore universale; le tradizioni come veicolo e valore di comunità.

La valorizzazione della biodiversità animale necessita di conoscenza a partire dalle nuove generazioni, attraverso un’informazione adeguata e vicina anche agli strumenti da loro utilizzati, in modo da colmare quel gap che li allontana dal mondo rurale ponendoli in consumatori dell’ambiente piuttosto che di fruitori dell’ambiente “contenitore” di conoscenze e valori, tra i quali quello della biodiversità. In sintesi, la divulgazione dei valori della ruralità attraverso forme creative può risultare dirimente per tutti i fruitori, compreso il mondo scolastico, grazie all’uso di una comunicazione diretta e facilmente accessibile, di un linguaggio di “appartenenza” ed espressione del proprio mondo.

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Agrifoglio n. 103 -  

Temi
Biodiversità
Autori
Maria Assunta D’Oronzio

Ricercatrice CREA Politiche e bioeconomia

Teresa Lettieri

Ricercatrice CREA Politiche e bioeconomia

Paola Telesca

Ricercatrice CREA Politiche e bioeconomia

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