Il controllo delle crittogame delle orticole

La difesa dalle avversità dipenderà da clima, grado di maturazione commerciale e linee di commercializzazione a cui saranno destinate le colture
didascalia.

.

Data:Tue Dec 21 09:16:19 CET 2021

Il clima della fine dell’autunno e dell’inizio dell’inverno è stato abbastanza clemente per le colture ortive lucane, ad eccezione di alcune giornate particolarmente umide. Ma, fortunatamente, i nostri territori sono stati solo marginalmente interessati dagli intensi fenomeni temporaleschi che si sono scatenati in altre aree dell’Arco jonico, come quelli calabresi e siciliani dove sono state devastate non solo le colture ortive ma anche quelle arboree.

A fine dicembre ci avviamo verso il periodo tipicamente più freddo dell’anno (gennaio e febbraio) con le colture ortive invernali in pieno sviluppo ed alcune prossime alla raccolta. La gestione della loro difesa dalle avversità dipenderà molto dall’andamento climatico ma, anche, dal grado di maturazione commerciale e dalle linee di commercializzazione a cui sono destinate (integrato, “residuo zero”, biologico). Nelle prossime settimane aumenterà la probabilità che il tempo peggiori favorendo soprattutto i patogeni fungini e batterici per i quali potrebbero rendersi necessari interventi di controllo.

Tra i funghi, le polifaghe sclerotinie (Sclerotinia sclerotiorum, S. minor), spesso presenti nel terreno dove è intensiva la coltivazione delle ortive, costituiscono un pericolo per tutte le colture “carnose” (lattuga, indivia, brassicacee, finocchio). In presenza di inoculo nel terreno e con condizioni climatiche predisponenti (temperature non particolarmente rigide e elevata umidità) le sclerotinie possono rapidamente attaccare e colonizzare le parti ipogee delle piante. Spesso i sintomi degli attacchi da sclerotinia si evidenziano verso la fine del ciclo colturale, con aspecifici marciumi molli e la comparsa dei caratteristici sclerozi nerastri immersi in un feltro miceliale biancastro. L’infezione, tuttavia, solitamente è precoce ed il fungo colonizza a partire dal terreno i tessuti vegetali fino ad “esplodere” in concomitanza di condizioni ambientali favorevoli.

Negli impianti delle ortive più suscettibili, soprattutto quelle come le lattughe che formano il grumolo, superata la crisi di trapianto e prima della chiusura del cespo, se non si è già intervenuti preventivamente con preparati a base di microrganismi antagonisti (es. Coniothyrium minitans o Trichoderma spp) è consigliabile effettuare precauzionalmente un intervento con formulati specifici, sia biologici che convenzionali, facendo riferimento a quelli elencati nei disciplinari regionali di produzione integrata, avendo cura di raggiungere bene la base del cespo.

Su lattuga, con un decorso climatico caldo-umido, sono possibili attacchi di peronospora (Bremia lactucae) che si manifesta soprattutto sulle foglie più esterne, con macchie decolorate di forma poligonale delimitate dalle nervature principali. Sulla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie è osservabile una muffetta farinosa e biancastra costituita dalle fruttificazioni conidiche del fungo. Prima della chiusura del cespo delle varietà tipo iceberg andrà effettuato un trattamento antiperonosporico scegliendo tra i numerosi prodotti specifici (dai “biologici” Bacillus amyloliquefaciens e rameici, agli agrofarmaci chimici). La disponibilità delle sostanze attive disponibili, singole o variamente combinate tra loro, è ampia e consente di impostare corrette strategie antiresistenza che prevedono di alternare prodotti con diverso meccanismo di azione.

Le infezioni batteriche più frequenti in questo periodo sulle composite sono ad opera di Pseudomonas cichorii (agente del marciume batterico) e di Xanthomonas campestris pv. vitians (agente della maculatura batterica) che danno sintomi non facilmente distinguibili con la sola osservazione visiva. Entrambi i batteri possono sopravvivere saprofitariamente nel terreno, sono veicolati dall’acqua irrigua o piovana e penetrano attraverso ferite o stomi, prevalentemente quelli marginali. Il rame è l’unico prodotto utilizzabile per contrastare infezioni batteriche che, in concomitanza di temperature miti e piogge persistenti, possono arrecare seri danni alle insalate.

Agrifoglio n. 106 -  

Temi
SeDI
Autori
Arturo Caponero

Funzionario ALSIA

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA