La ricerca dei prodotti tipici è diventata un ingrediente importante delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico
Il 75% degli italiani in vacanza in questa estate 2020 ha scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a km 0 direttamente dai produttori, ottimizzando il rapporto prezzo/qualità e portando a casa una spesa sicura.
Dopo aver riscoperto l’importanza dei prodotti bio, hanno finalmente reinventato anche le vacanze, rigorosamente italiane. La ricerca dei prodotti tipici è diventata un ingrediente importante delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura a km 0 d’Europa con 305 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 524 vini Dop/Igp, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola.
La Coldiretti da tempo è impegnata nella mobilitazione #MangiaItaliano. L’obiettivo è favorire il consumo di cibo 100% tricolore nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi con il coinvolgimento di numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, ecc.
Questa ricerca è un punto di arrivo importante perché, racconta, Coldiretti, "si configura come una svolta patriottica importante in un momento in cui la mancanza quasi totale di turisti stranieri ha fatto venir meno una fetta importante della clientela particolarmente sensibile alla qualità e sostenibilità dell’alimentazione". "Il cibo quest’anno rappresenta per quasi il 18% degli italiani – continua la Coldiretti – la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 50% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 7% dichiara di non prenderlo per niente in esame".