Danni all’agricoltura lucana per l’ondata di caldo anomalo
Scottature per frutta e verdura. Calata la produzione di latte, uova e miele
Data : Wed Jul 26 11:06:00 CEST 2023
È da una decina di giorni che il sud Italia è interessato da flussi di aria calda di origine africana con un tasso di umidità piuttosto elevato che ha creato molti disagi non solo alla popolazione e agli animali ma anche alle coltivazioni. Infatti, l'Indice di Thom, parametro che misura il grado di disagio percepito dall'organismo umano in situazioni ambientali caratterizzate da alta temperatura dell'aria combinata ad un elevato grado di umidità relativa, è stato superiore a 32 in molte località della regione.
Lungo la valle del Bradano e in molte aree interne a sud della regione, la temperatura massima ha superato i 40°C per circa dieci giorni consecutivi, fino a raggiungere il valore massimo di 46°C a S. Maria d’Irsi il giorno 19 (vedi figura).
Pertanto, oltre al disagio per i lavoratori del settore, danni importanti si registrano alle produzioni di frutta e verdura per le numerose “scottature”, con rilevanti perdite di raccolto perché danneggiati in maniera irreversibile, fino a renderli invendibili. In alcuni casi si sono registrate alterazioni metaboliche che hanno prodotto inibizioni della crescita, rallentamento dell’attività fotosintetica, caduta anticipata delle foglie, fino alla morte improvvisa della pianta (apoplessia).
Inoltre, il caldo di questi giorni ha ridotto le produzioni di uova, latte e miele perché le api non escono durante le ore di caldo e non trasportano nettare e polline. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni anche per la produzione di latte, nonostante l’uso dei ventilatori e delle doccette refrigeranti.
Per fortuna, a partire da oggi e per i prossimi giorni, il caldo africano e l'afa opprimente saranno spazzati via da venti più freschi di maestrale che torneranno a far respirare tutto il paese.
Emanuele Scalcione
Tema
Agrometeorologia