Basilicata, dicembre siccitoso con temperature altalenanti

Si teme un probabile risveglio anticipato dei fruttiferi. L'analisi del Servizio Agrometeorologico Lucano dell'ALSIA

Coltivazione di spinaci

Coltivazione di spinaci

Data : Fri Jan 12 09:00:00 CET 2024

Anche dicembre, come il precedente mese di novembre, si è caratterizzato per una alternanza di giornate miti ad altre più fredde, il che conferma il trend di anomalia termica in un contesto pluviometrico che possiamo definire siccitoso. Infatti, soprattutto nella prima parte del mese, ondate di aria fredda hanno fatto pensare ad un inverno rigido e piovoso, invece, soprattutto nel periodo natalizio, la temperatura è stata particolarmente mite e con assenza di piogge. Questo perché, il dominio dell’alta pressione sul Mediterraneo ci ha “regalato” giornate molto piacevoli con temperature massime quasi primaverili e con le sole temperature notturne a ricordarci che siamo in inverno.

Le elaborazioni del progetto Copernicus indicano che il 2023 è stato l’anno più caldo della storia meteorologica, in cui la temperatura media globale è stata di 14.98°C, vale a dire 0.17°C in più rispetto al precedente record del 2016 (fig. 1 e 2).

Fig. 1 Anomalia termica dell’anno 2023 rispetto al periodo di riferimento 1991–2020 (Fonte: Copernicus)

 

 

Fig. 2 Incremento della temperatura rispetto al periodo pre industriale (Fonte: Copernicus) 

Inoltre, sempre le elaborazioni Copernicus, evidenziano che dicembre 2023 a livello mondiale è stato il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell'aria di 13,51°C. La fig. 3 evidenzia importanti differenze, sia a livello mondiale che europeo, con condizioni più calde della media in una fascia che si estende dal Regno Unito verso sud-est fino alla Turchia.

 

Fig. 3 Anomalia termica di dicembre 2023 (Fonte: Copernicus)

Al contrario, gran parte dei paesi nordici hanno registrato condizioni più fredde della media per il terzo mese consecutivo. Dal punto di vista idrologico, gran parte dell’Europa ha registrato condizioni di umidità superiori alla media per una serie di perturbazioni che hanno colpito l’Europa centrale e nord-occidentale, mentre condizioni più secche rispetto alla media si sono registrate nel bacino del Mediterraneo (fig. 4).

 

Fig. 4 Le anomalie idrologiche di dicembre 2023 in Europa (Fonte: Copernicus)

 

A livello nazionale, le elaborazioni di ISAC-CNR confermano il trend di anomalia termica per un valore di 1,87°C, con il nord più caldo rispetto al sud (fig.5). Trend confermato anche dalle elaborazioni su base annuale, per un valore di 1,12°C (fig. 6). 

Fig. 5 Anomalia della temperatura di dicembre 2023 (Fonte: ISAC-CNR)

 

 

Fig. 6 Anomalia della temperatura dell’anno 2023 (Fonte: ISAC-CNR)

 

 

 A livello regionale, l’andamento della temperatura media di molte località evidenziano un’altalena della temperatura media rispetto ai valori stagionali, soprattutto nelle prime due decadi, quando ci sono state le ondate di aria più fredda del periodo (fig. 7). 

 

Fig. 7 Andamento della temperatura media di dicembre 2023 – Metaponto AAS Pantanello (ALSIA, Servizio Agrometeorologico Lucano)

 

Poi, nel periodo festivo, la sostanziale stabilità termica, ma soprattutto la prevalenza del cielo sereno o poco nuvoloso durante le ore diurne, ha permesso alla temperatura massima di raggiungere valori prossimi ai 20°C anche nelle aree interne e in quota. Infatti, l’alta pressione e la prevalenza di correnti meridionali e/o occidentali hanno mantenuto mite il clima, favorendo la formazione di nebbie durante le ore notturne, soprattutto nelle vallate. Da ricordare che sul finire della prima decade, ci sono state alcune giornate con forti raffiche di vento e neve anche a quota appenninica per via di un'irruzione artica che ha portato un crollo termico un po' ovunque. Dopo pochi giorni però c’è stato un nuovo rialzo termico. Infatti, nel mese sono stati registrati oltre dieci giornate con valori di temperatura al di sopra della media del periodo (fig. 7).

Dal punto di vista pluviometrico, come sopra accennato, si registrano preoccupanti deficit in tutta la regione, con anomalie comprese tra il 50 e l’80%, con il Metapontino e buona parte dell’area Bradanica e basso Agri e Sinni, le aree con la siccità più intensa (fig. 8), dove la quantità di pioggia è stata inferiore anche ai venti millimetri (tabella n. 1).

Fig. 8 Mappa delle precipitazioni cumulate in dicembre (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

Tabella n. 1 Dati medi dicembre 2023 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

AREA

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

10,4

1,3

23,0

77,0

31,6

98,0

13,6

1,7

Collina materana

9,4

0,4

22,9

74,5

29,8

95,0

19,6

1,7

Vulture e Alto Bradano

9,3

0,0

21,8

72,7

31,9

91,6

27,9

1,7

Medio Agri e Basso Sinni

9,6

0,1

23,4

74,8

31,4

96,9

11,8

1,7

Sub Appenino e Alto Agri

6,9

-3,2

19,0

78,9

31,8

99,1

33,4

1,5

Mercure e Lagonegrese

10,2

1,5

22,5

76,3

26,9

94,9

43,4

1,7

 

Dal punto di vista agronomico, le ridotte precipitazioni, anche se hanno consentito di terminare le semine dei cereali e delle foraggere dopo le piogge dei primi giorni di dicembre, ora cominciano a preoccupare i cerealicoltori. Nello stesso tempo però, le buone condizioni meteorologiche hanno consentito un agevole esecuzione delle operazioni colturali quali la raccolta degli agrumi e delle ortive di stagione. Tuttavia, la scarsa quantità di freddo sinora cumulato, sta creando qualche preoccupazione per un probabile risveglio anticipato o per il mancato soddisfacimento dei fabbisogni fisiologici per le specie più esigenti come l’actinidia. È pur vero che, in Basilicata, il freddo intenso arriva molto spesso a gennaio e febbraio, come del resto è accaduto negli anni passati, per cui è presto allarmarsi ma è anche necessario prendere atto che la quantità di freddo cumulato nel mese di dicembre degli ultimi anni è stato sempre molto modesto. A tal proposito, nel bollettino agrometeorologico settimanale sono riportati gli aggiornamenti per l’area del Metapontino.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale ALSIA, nelle sezioni TEMI SERVIZI.

Emanuele Scalcione, Pietro Dichio

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