Analisi climatica del mese di novembre

Autunno mite e siccitoso, che ha agevolato il controllo dei patogeni delle colture
didascalia.

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Data:Tue Dec 15 11:21:12 CET 2020

Novembre si conferma per la Basilicata il mese più piovoso, almeno per buona parte del territorio regionale. Infatti, la distribuzione degli eventi piovosi non è stata regolare nelle differenti aree climatiche e, soprattutto, si è concentrata nella seconda parte del periodo. Dal punto di vista termico invece, l’andamento è stato più regolare ed uniforme nella prima parte del periodo, mentre nella seconda, il susseguirsi delle perturbazioni ha causato variazioni importanti dai valori medi stagionali.

Anche a livello Europeo abbiamo avuto differenze notevoli tra le varie zone, poiché su vaste aree dell'Europa settentrionale, Siberia e Oceano Artico la temperatura è stata sopra media mentre nel Sud-Est la situazione è stata normale o addirittura più fresca (fig. 1). Inoltre, sempre secondo le elaborazioni del Programma Europeo Copernicus, a livello globale novembre 2020 è stato il più caldo di sempre.

Anche a livello nazionale, secondo le elaborazioni dell’ISAC-CNR, l’anomalia termica è stata importante (+1,50°C), con la Basilicata tra le aree più calde d’Italia (fig. 2), dove ha avuto una forte influenza l’anomalia delle temperature massime (+1,66°C), con l’area Jonica e quelle del nord tra le zone più calde del paese (fig. 3).

Dal punto di vista pluviometrico, la situazione è in netta ripresa rispetto ai mesi precedenti, anche se l’anno 2020 quasi sicuramente si attesterà su livelli quantitativi inferiori alla media (fig. 4).

Per quanto riguarda la Basilicata, come accennato in premessa, il mese può essere distinto in due parti: la prima e la seconda metà. Nella prima parte, terminata la fase più fresca di fine ottobre, nei primi giorni la temperatura media è stata prossima ai valori stagionali. Successivamente, grazie ad una fase meteorologica di elevata stabilità, la temperatura giornaliera ha superato i valori stagionali anche di 4°C, con temperature massime nelle giornate più assolate che hanno superato i 20°C in molte località, con un significativo aumento delle temperature minime per la prevalenza delle correnti meridionali.

Dalla serata del giorno 16 e per i restanti giorni del mese, il susseguirsi di una serie di perturbazioni hanno causato oscillazioni significative dalla media stagionale, ma soprattutto hanno causato abbondanti precipitazioni piovose in tutta la regione, in particolare nell’area Ionica e versante orientale, mentre sul versante Tirrenico e sub Appennino, le quantità sono state inferiori (tabella 1).

Aree

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

Prec mm

Et0 mm

Metapontino

13,0

4,5

23,5

83,2

37,1

99,5

180,8

2,0

Collina Materana

12,1

3,3

23,7

70,4

26,3

92,2

139,8

2,0

Medio Agri e Basso Sinni

11,7

3,0

23,4

83,4

32,7

100,0

113,6

2,0

Vulture e Alto Bradano

10,8

2,0

21,8

84,7

35,5

98,6

114,8

1,9

Mercure e Lagonegrese

12,3

3,7

22,1

82,3

36,2

99,6

74,6

1,9

Sub Appenino e alta Valle dell’Agri

8,6

-0,5

19,8

82,0

22,0

96,3

105,2

1,7

 

In conclusione, possiamo dire che l’andamento meteorologico dell’autunno 2020 può considerarsi mite e in buona parte siccitoso, in quanto la prevalenza delle belle giornate hanno consentito un’agevole esecuzione delle operazioni colturali e la condizione di siccità ha certamente prolungato la stagione irrigua fino alla metà di novembre, ma nello stesso tempo ha agevolato il controllo dei patogeni, primi fra tutti la mosca dell’olivo e della frutta, compreso la preparazione dei terreni per la semina dei cereali, la raccolta delle olive e il trapianto delle ortive autunno-invernali. Infatti, analizzando i dati riportati in tabella 1, la maggiore piovosità è stata registrata nell’area Jonica con una media di 180 mm e in alcune località ben oltre i 200 mm (Bernalda, Metaponto, Montescaglioso), mentre nel Mercure e Lagonegrese la quantità è stata nettamente inferiore, con una media di 74 mm. Quantità queste, che descrivono una condizione molto diversa, in quanto sul versante orientale abbiamo avuto un surplus pluviometrico di ben oltre il 100%, mentre sul versante orientale c’è stata una condizione esattamente opposta (fig. 5). È importante ricordare che i giorni piovosi, mediamente 7, si sono concentrati nella terza decade del mese, per cui fino al giorno 15 è stata vissuta una condizione di generale siccità che perdurava dai mesi precedenti. Allagamenti sono stati segnalati nelle zone pianeggianti, ma per fortuna, vista la bassa intensità di pioggia i problemi sono rimasti circoscritti ad alcune aree.

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