L'infestazione attiva determina danni diretti e indiretti sui frutti. I consigli dei tecnici ALSIA del servizio Fitoconsult
Bactrocera oleae, la mosca delle olive, il fitofago-chiave dell'ecosistema olivicolo, determina anche negli oliveti lucani, danni diretti e indiretti alla produzione olivicola, causandone una riduzione in quantità e qualità. In particolare, l’infestazione attiva dei frutti determina come danni diretti, la cascola delle drupe, la distruzione della polpa, la diminuzione della qualità dell'olio d'oliva.
I danni indiretti sono dovuti invece a microrganismi patogeni come il fungo Camarosporium dalmaticum che, a partire dai canali di ovodeposizione e di alimentazione della mosca, deteriorano le drupe che vanno incontro ad una cascola precoce. La difesa contro la mosca consente di ridurre anche questo tipo di danno.
Si consiglia pertanto l’ispezione attenta del proprio oliveto per valutare la presenza di punture, uova, larve nelle drupe. In particolare, la difesa larvicida, strategia fitoiatrica con criterio curativo, si basa su interventi chimici larvicidi al superamento della soglia di intervento dell’8-10% di infestazione attiva.
I tecnici delle aziende sperimentali dell'ALSIA sono disponibili all’osservazione di campioni di olive in laboratorio, per la determinazione della soglia di intervento.