Bellanova, la cimice asiatica è un problema europeo

La ministra interviene a Verona alla manifestazione di Coldiretti organizzata sul tema in apertura di Fieragricola

Teresa Bellanova, ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Teresa Bellanova, ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Data : Wed Jan 29 11:35:00 CET 2020

"Siamo di fronte ad un'emergenza che non è solo delle Regioni del Nord Italia, ma europea". Lo ha detto a chiare lettere Teresa Bellanova, ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, intervenuta sul problema della cimice asiatica alla manifestazione della Coldiretti, tenutasi proprio su questo argomento il 29 gennaio a Verona, in occasione della inaugurazione della edizione n. 114 della Fieragricola.

"E' anomalo che una ministra partecipi ad una manifestazione - ha detto con il consueto vigore la ministra Bellanova. Ma sono qui perché al centro del nostro lavoro c'è la difesa del reddito dei produttori e dei lavoratori. E su questo dobbiamo lavorare insieme, con le Associazioni di rappresentanza e con tutti i livelli istituzionali". 

E di vero disastro si tratta. La cimice asiatica, insetto polifago segnalato per la prima volta in Italia nel 2012 e da allora altamente infestante nei frutteti e negli orti, solo nel Veneto nel 2019 ha prodotto danni alle colture per 100 milioni di euro. Combatterla non è facile: da una parte, di recente è entrato in vigore il decreto che autorizza l’introduzione della cosiddetta "vespa samurai", nemica naturale della cimice asiatica allevata a tal scopo in laboratorio dal CREA. Ma, dall'altra, l'Unione Europea nega il rinnovo della autorizzazione dell’utilizzo del chlorpyrifos-methyl, un insetticida per il quale da tempo l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, segnalava l'impossibilità di stabilire con le informazioni attualmente disponibili una soglia di danno per la salute umana. La decisione dell'UE, che cancella quello che per il momento era l'unico rimedio conosciuto sicuro contro la cimice asiatica, è stata contestata con forza dai produttori e anche dalla stessa ministra. 

"Nessuno da solo ce la fa - ha detto la ministra Bellanova nel corso della manifestazione. Stiamo combattendo una battaglia che non solo ha bisogno delle risorse economiche, ma anche delle intelligenze, delle energie e delle competenze di tutti. Noi dobbiamo sconfiggere questo disastro che si sta abbattendo sulle spalle dei nostri produttori. Quattro mesi fa, quando ho cominciato il mio lavoro al Ministero, non vi erano fondi. Ho chiamato a raccolta i presidenti delle commissioni e gli assessori regionali, per una battaglia comune. Il risultato sono stati 80 milioni di euro, destinati a riparare minimamente i danni che sono stati subiti. E ora stiamo lavorando perché ci sia la perimetrazione dei danni da parte delle Regioni, in modo da finalizzare gli interventi. Inoltre, a seguito di quanto emerso in un incontro a Ferrara tenutosi alcuni mesi fa con tutte le rappresentanze imprenditoriali e con le istituzioni, è stato fatto un intervento sui mutui con l'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, perché i 12 mesi concessi agli agricoltori non erano sufficienti. L'ABI ci ha fatto sapere di essere disponibile alla moratoria sui mutui, ma vigileremo perché questo sia attuato banca per banca".

"Con la cimice asiatica siamo di fronte ad un'emergenza europea - ha ribadito la ministra. Ha ragione - ha detto - il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: ora "paga" l'agricoltura, ma il danno non si ferma a questo settore. Io aggiungo che il danno non si fermerà alle regioni del Nord, e neanche all'Italia: il problema della cimice asiatica investirà l'Europa. Per questo abbiamo bisogno di avere risposte dalla Commissione concrete e rapide. Ho detto ai commissari che non bisogna aspettare che le aziende chiudano per avere risposte. Il 28 gennaio ho incontrato tutte le delegazioni dei parlamentari europei italiani, per chiedere loro un impegno della "squadra Italia", a prescindere dal partito di appartenenza".

I primi a curarsi dell'ambiente sono gli agricoltori, ribadisce la ministra, che conferma il suo sostegno a chi produce merci e non a chi concepisce l'agricoltura come giardinaggio. "Per questo - afferma - il Green Deal, il nuovo patto verde che scommette sugli ambiziosi obiettivi del 2050, deve essere pagato con risorse aggiuntive rispetto alla PAC, la Politica Agricola Comune. Questa è la nostra battaglia. Insieme alle associazioni, dobbiamo contrastare questo flagello della cimice asiatica con una impostazione più complessiva, che spetta all'Europa. Da parte nostra, abbiamo attivato una task force ministeriale in contatto permanente con le Regioni, aggiuntiva rispetto agli incontri mensili che pure abbiamo programmato con le Regioni".

"Convocherò inoltre per la prossima settimana una riunione tecnica - ha aggiunto la ministra - per poi allargare il confronto alle organizzazioni agricole e dei produttori. Vogliamo essere pronti anche a dichiarare lo stato di eccezionale avversità quando sarà completato il lavoro con le Regioni di individuazione delle zone colpite e dei danni accertati. Nel frattempo, dobbiamo pensare anche a scelte strutturali. A mio avviso, dopo la xylella che ha aggredito gli oliveti, e la cimice asiatica, abbiamo bisogno di rafforzare il servizio fitosanitario nazionale, proprio come il nostro ICQRF, l'Ispettorato centrale per la repressione frodi, che tutti ci invidiano, nato dopo lo scandalo del metanolo. Come dice il presidente Prandini - ha concluso Teresa Bellanova - non devono arrivare merci trattate con prodotti che non possono essere utilizzati in Italia. A questo proposito, ha concluso - noi abbiamo aggiunto risorse per mettere in condizione i nostri organi di controllo di essere ancora più attivi e presenti".

S. Gallo

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
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