Basilicata, con novembre sono rientrate le temperature nei valori medi

Ritornate anche le piogge. L'analisi del Servizio Agrometeorologico Lucano dell'ALSIA

Montagna lucana

Montagna lucana

Data : Mon Dec 11 11:00:00 CET 2023

Il mese di novembre si è caratterizzato per una forte alternanza di giornate con clima mite e temperato ad altre fredde e piovose, confermando anche “l’estate di San Martino”, seppure con qualche giorno di ritardo. Certamente è stato interrotto il lungo trend di temperature al di sopra dei valori stagionali e, soprattutto nella seconda parte del mese, abbiamo registrato i primi accenni della stagione invernale. Infatti, l’arrivo di aria fredda di origine artica ha dapprima interessato l’Italia del nord e poi il meridione. Pertanto, in Basilicata numerose sono state le giornate influenzate da correnti meridionali che hanno causato surplus termici fino a oltre 5°C rispetto ai valori stagionali, seguite da una ondata di aria fredda che ha fatto diminuire la temperatura di circa 10°C in meno di 48 ore. Per fortuna, anche le piogge “son tornate”, anche se queste hanno interessato soprattutto il versante occidentale e l’area appenninica.

A livello mondiale, le elaborazioni del progetto Copernicus hanno già preannunciano che il 2023 sarà l’anno più caldo della storia meteorologica, con la temperatura media pari a 1,46°C, la più alta mai registrata dal periodo post industriale (fig. 1). Del resto, novembre 2023 è stato il più caldo mai registrato (temperatura media di 14,22°C, ossia 0,85°C in più rispetto al periodo di riferimento 1991-2020). Inoltre, a livello europeo è stata registrata una elevata differenza geografica, poiché in Norvegia e Svezia la temperatura è stata sotto media, mentre in buona parte della regione Russa, è stata sopra media (fig. 2).

 

Fig. 1 Anomalia termica rispetto al periodo pre industriale (Fonte: Copernicus) 

 

Fig. 2 Anomalia termica di novembre 2023 (Fonte: Copernicus)

 

Per quanto riguarda la pioggia, il clima è stato più piovoso della media in gran parte dell’Europa, Italia compresa per effetto di alcune perturbazioni, come la tempesta “Ciarán” che ha colpito molte regioni anche dell’Italia con forti precipitazioni e inondazioni (fig. 3).

A livello nazionale, le elaborazioni di ISAC-CNR, confermano il trend di anomalia termica che a differenza di altri paesi europei, in Italia è al di sotto di 1°C, facendo registrare una inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti, con il nord più freddo del sud (fig.4). Infatti, a livello stagionale l’autunno 2023, il più caldo di sempre (+2,09°C), non evidenzia sostanziali differenze (fig. 5).

 

Fig. 3 Le anomalie idrologiche di novembre 2023 in Europa (Fonte: Copernicus)

 

Fig. 4 Anomalia della temperatura di novembre 2023 (Fonte: ISAC-CNR)

 

Fig. 5 Anomalia della temperatura dell’autunno 2023 (Fonte: ISAC-CNR)

 

A livello regionale, l’andamento termico ha avuto una maggiore stabilità soprattutto nella prima metà del periodo, perché poi nella seconda parte abbiamo avuto alternanze di fasi miti ad altre molto più fredde (fig. 6). Infatti, l’ultimo week-end del mese è stato freddo, con forti raffiche di vento e neve anche a bassa quota (fino a 500-600 metri), per via di un'irruzione artica che ha portato un crollo termico di oltre 8-10°C un po' ovunque, anche se, dopo pochi giorni c’è stato un nuovo rialzo termico: nel mese sono stati registrati da 15 a 18 giornate con valori di temperatura al di sopra della media (tabella n. 1).

 

Fig. 6 Andamento della temperatura media di novembre 2023 – Metaponto AAS Pantanello (ALSIA, Servizio Agrometeorologico Lucano)

 

 

Tabella n. 1 Dati medi novembre 2023 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

AREA

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

14.6

-0.1

26.4

72.5

24.2

98.2

48.2

2.7

Collina materana

13.4

-1.3

26.0

71.8

23.5

95.8

34.8

2.6

Vulture e Alto Bradano

12.6

-1.2

23.2

71.7

29.9

92.0

63.8

2.4

Medio Agri e Basso Sinni

13.5

-0.1

24.4

73.0

24.4

99.1

68.2

2.5

Sub Appenino e Alto Agri

10.7

-2.8

20.8

77.7

26.0

98.8

120.8

2.2

Mercure e Lagonegrese

13.5

1.6

23.4

78.5

22.6

95.5

244.8

2.3

 

Dal punto di vista pluviometrico, eventi importanti hanno caratterizzato il periodo. Le numerose correnti atlantiche hanno causato piogge importanti sul versante tirrenico, alta valle dell’Agri, sub Appennino regionale e Vulture (fig. 7). Il numero di giorni piovosi in queste aree è stato compreso tra 8 e 13. Da segnalare che nella Collina materana, Metapontino e alto Bradano le piogge sono state molto meno abbondanti e concentrate in 2-3 eventi importanti. Pertanto, in queste ultime aree è stato registrato un deficit pluviometrico del 30%, mentre sul versante occidentale il surplus è stato del 30%.

 

Fig. 7 Mappa delle precipitazioni cumulate in novembre (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

 Considerata la stagione, i valori di umidità relativa possono considerarsi favorevoli per una buona gestione della difesa fitosanitaria delle colture in atto. Inoltre, non sono mancate giornate con una forte ventilazione (5,18, 25, 28 novembre), per lo più proveniente dai quadranti occidentali (figg. 8a e 8b).

 

Fig. 8a Direzione e raffiche di vento del giorno 5 novembre (Fonte: ALSIA, Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

 

Fig. 8b Direzione e raffiche di vento del giorno 28 novembre (Fonte: ALSIA, Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

Dal punto di vista agronomico, le ridotte precipitazioni lungo la valle del Bradano e Metapontino hanno in parte attenuato la siccità cumulata nei mesi precedenti. Nello stesso tempo però, le buone condizioni meteorologiche hanno consentito un agevole svolgimento delle operazioni colturali di stagione (raccolta delle olive e degli agrumi precoci, la semina dei cereali e delle foraggere). Lo stesso dicasi per i trapianti delle ortive autunno-vernine, che ovviamente hanno richiesto alcuni interventi irrigui di soccorso. Tuttavia, l'arrivo del freddo, seppure improvviso e non costante, ha favorito la colorazione degli agrumi, aumentando il loro contenuto zuccherino. Inoltre, il freddo probabilmente aumenterà i consumi delle verdure invernali, finora limitati da un andamento climatico mite.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale ALSIA, nelle sezioni TEMI SERVIZI.

Emanuele Scalcione, Pietro Dichio

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