Agrifoglio n. 105 - Settembre-Ottobre

Nel corso dell'Earth Summit di Rio nel 1992 ritroviamo per la prima volta il concetto di "agricoltura multifunzionale", ripreso poi nelle discussioni sulla PAC in ambito europeo. Un concetto, quello della multifunzionalità, da non confondere con quelli di diversificazione e multisettorialità, riferiti rispettivamente a differenti attività agricole e a diversi settori di produzione. Secondo la definizione della Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea, la multifunzionalità riunisce i “ruoli complementari che l'agricoltura svolge all'interno della società, in aggiunta al suo ruolo di produttore di cibo”, tra cui “la fornitura di beni pubblici, quali la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile, la tutela dell'ambiente, la vitalità delle zone rurali e il mantenimento di un equilibrio generale all'interno della società tra i redditi degli agricoltori e i redditi delle persone in altre occupazioni”.

Con Agenda 2000 ne arriva il primo riconoscimento ufficiale. In Italia, il Decreto legislativo 228/2001 avvia di fatto la nuova configurazione giuridica e funzionale dell'impresa agraria, e dal quel momento l'esercizio delle attività agrituristiche e la vendita diretta dei prodotti, le attività didattiche, la riqualificazione dell'ambiente e la gestione di attività "minori", diventano fondamentali per elevare il potenziale turistico e contribuire allo sviluppo rurale del territorio.

In Basilicata, come evidenziato dagli articoli di questo Focus, il comparto cresce: oltre 200 agriturismi, più di 80 fattorie didattiche - con un trend sempre positivo negli ultimi anni - sottolineano l'importanza di questa sorta di "prima frontiera" tra i cittadini e l'ambiente rurale, dove l'agricoltura multifunzionale fa da cerniera con i consumatori, partecipando da protagonista alla loro formazione e alla crescita della loro sensibilità.

Un comparto di recente duramente segnato dalla pandemia, ma che fa della propria specificità un valore per ripartire con maggiore slancio. E, in questo senso, le opportunità offerte dal bando recentemente approvato dalla Regione a valere sui fondi del PSR 2014-20, proprio per favorire gi investimenti su agriturismi, fattorie didattiche e sociali della Basilicata, mai come ora diventano fondamentali.