Focus

Ufficio fitosanitario regionale, i controlli 2019/20 sugli organismi nocivi da quarantena

E salgono a 61 quelli da sorvegliare nel 2021. La Basilicata ancora immune da Xylella
didascalia.

Olivo con sintomi di Xylella fastidiosa.

Data:09 Sep 2021

La situazione relativa agli organismi nocivi da quarantena in Basilicata viene costantemente monitorata dall’Ufficio Fitosanitario regionale che ha la funzione di sorveglianza delle colture agrarie e delle piante forestali. Negli ultimi anni tale attività sul territorio regionale è stata potenziata sia nelle funzioni visive sia in quelle dei campionamenti. Ciò è dovuto all’ulteriore apertura delle frontiere, conseguenza della globalizzazione e della maggiore circolazione delle piante e delle produzioni, per cui vi è un aumentato rischio di importazione di patologie vegetali e insetti dannosi. Di seguito, si riporta sinteticamente l’attività svolta in merito dall’Ufficio Fitosanitario per gli anni 2019 e 2020.

Tra gli organismi nocivi monitorati dagli ispettori e agenti fitosanitari vi è prima di tutto la Xylella fastidiosa, batteriosi dell’olivo, non presente in Basilicata, che ha colpito la limitrofa Puglia e che man mano dal Salento sta risalendo verso l’area Nord della regione insediandosi anche nelle province di Taranto e di Bari.

L’Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata svolge negli oliveti lucani i monitoraggi, mentre le relative analisi sono effettuate nei laboratori dell’Alsia - Metapontum Agrobios. Nell’anno 2019, per la Xylella fastidiosa, gli ettari ispezionati sono stati 394,74; le ore di monitoraggio visivo 771 e il totale di campioni prelevati e analizzati 1.020. Nel 2020 gli ettari ispezionati sono stati 358,76; le ore di monitoraggio visivo 670 e il totale di campioni prelevati e analizzati 982. Dalle analisi effettuate non è risultata alcuna presenza del batterio. 

Ulteriore patologia sulla quale proseguono le ispezioni è la Tristezza degli agrumi (Citrus Tristeza Virus), tra le più gravi malattie che colpisce gli agrumi. Il CTV è stato ritrovato negli anni scorsi in alcune aziende del Metapontino nelle quali sono in seguito stati estirpati gli agrumeti. Per il CTV nel 2019 gli ettari ispezionati sono stati 153,2; le ore di monitoraggio visivo 337,2 e il totale di campioni prelevati e analizzati 383. Nel 2020 gli ettari ispezionati sono stati 132,27; le ore di monitoraggio visivo 277,4 e il totale di campioni prelevati e analizzati 356. Dalle analisi effettuate non è risultata alcuna presenza del virus per gli anni 2019 e 2020. 

Si è proceduto anche con l’attività di monitoraggio e trappolaggio sul rincote Scafoideo titano (Scaphoideus titanus), cicalina agente vettore della Flavescenza dorata della vite (Grapevine flavescence dorée mlo), con l’ausilio dei tecnici dell’Alsia. Nel 2019 gli ettari sui quali sono state installate le trappole cromotropiche risultavano 24,4 mentre nel 2020 gli ettari interessati sono stati 20,5. Dal trappolaggio per entrambi gli anni non si è riscontrata nessuna cattura. 

Relativamente al cerambice Monochamus galloprovincialis, agente vettore del Nematode del legno di pino (Bursaphelenchus xylophilus), che porta al rapido deperimento dei pini, sono state effettuate indagini visive e trappolaggio. Nel 2019 gli ettari ispezionati sono stati 48,6; le ore di ispezioni visive sono state 128. Nel 2020 gli ettari ispezionati sono stati 37,73; le ore di visivo sono state 104. Dal trappolaggio per entrambi gli anni non si è riscontrata nessuna cattura.   

In merito al coleottero xilofago Pissodes spp (Pissode del pino) sono state effettuate indagini visive e trappolaggio. Nel 2019 gli ettari ispezionati sono stati 42; le ore di ispezioni visive sono state 96,5. Nel 2020 gli ettari ispezionati sono stati 49,6; le ore di ispezioni visive sono state 140,5. Anche per questo insetto dal trappolaggio, per entrambi gli anni, non si è riscontrata alcuna cattura.  

Il monitoraggio e i campionamenti hanno anche riguardato i seguenti organismi nocivi: Aleurocanthus spiniferus, Anthonomus eugenii, Aromia bungii, Bactrocera zonata, Bactrocera dorsalis, Bursaphelenchus xylophilus, Candidatus liberibacter, Grapevine flavescence dorée mlo, Phillosticta citricarpa, Popillia japonica, Pseudomonas syringae pv actinidiae, Toxoptera citricida, Xanthomonas campestris pv citri.

Tra tutti quelli menzionati nel presente articolo sul territorio regionale negli anni 2019 e 2020 è stata rilevata la presenza dell’Aleurocanthus spiniferus e di Pseudomonas syringae pv actinidiae.

L’Aleurocanthus spiniferus è un insetto responsabile di ingenti danni su viti e agrumi. In Basilicata è stato riscontrato nel Metapontino in un vigneto e in due giardini privati. Nel 2019 sono stati ispezionati 54,27 ettari con 105 ore di monitoraggio visivo e 54 campioni di foglie con insetti esaminati. Nel 2020 sono stati ispezionati 45 ettari con 99,5 ore di monitoraggio visivo e 37 campioni di foglie con insetti esaminati. In caso di rinvenimento dell’insetto le aziende sono tenute a effettuare specifiche azioni tra le quali il controllo con prodotti fitosanitari autorizzati, l’obbligo di bruciare in loco i residui della potatura e il divieto di trasportare fuori dall’area infestata il materiale vegetale. 

Per quanto riguarda Pseudomonas syringae pv actinidiae il batterio è responsabile di gravi danni alle piante di actinidia infettate e determina un forte deperimento vegetativo agendo a livello vascolare. In Basilicata è stato individuato un solo caso in agro di San Giorgio Lucano (Matera). Nel 2019 sono stati ispezionati 63,41 ettari, con 149 ore di monitoraggio visivo e 244 campioni esaminati. Nel 2020 sono stati ispezionati 82,81 ettari, con 138,5 ore di monitoraggio visivo e 171 campioni esaminati. Al fine di evitare la diffusione, l’Ufficio Fitosanitario prescrive, in caso di positività all’organismo nocivo, alcune azioni fitosanitarie tra cui: l’estirpazione delle piante positive alle analisi; la disinfezione del terreno con calce spenta e il non reimpianto per una stagione vegetativa; la disinfezione degli attrezzi con ipoclorito di sodio; la disinfezione delle ferite da potatura e la protezione con mastice; lo smaltimento del materiale vegetale estirpato in loco; e trattamenti fitosanitari cautelativi su tutto l’impianto.

La lieve diminuzione dei monitoraggi per l’anno 2020 rispetto al 2019 è dovuta alle problematiche legate alla pandemia da Covid 2019. Attualmente sono in corso i monitoraggi per l’anno 2021. In merito si specifica che gli organismi nocivi da quarantena da sorvegliare sono aumentati considerevolmente poiché passati da 17 del 2019 e 18 del 2020 ai ben 61 dell’anno in corso, come previsto dalle disposizioni europee e nazionali. Ciò comporta un ulteriore notevole impegno da parte dell’Ufficio Fitosanitario regionale le cui funzioni relative ai controlli divengono sempre più complesse e articolate.

Agrifoglio n. 104 -  

Temi
SeDI
Autori
Giuseppe  Malvasi

Dipartimento Politiche agricole e Forestali – Ufficio Fitosanitario Regione Basilicata

Filippo  Radogna

Dipartimento Politiche agricole e Forestali – Ufficio Fitosanitario Regione Basilicata

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