Rocco Faraldo e l'antica arte del legno
Piccoli utensili di uso quotidiano tramandano saperi e tradizioni della civiltà contadina

Rocco Faraldo con una "camastra".
Data:31 Mar 2020
L’arte di intagliare il legno è un tratto caratteristico della cultura agro-pastorale, sapientemente tramandata per generazioni nella ridente conca di Pignola (PZ). Un’area incorniciata da uno splendido arco montano che fa perno sul massiccio del Pierfaone (1.730 s.l.m.) dell’Arioso e della Sellata, mantenendosi sull’orizzonte altimetrico compreso tra i 1200 ed i 1700 m. s.l.m, con un’ampia apertura verso Potenza, dove l’economia di montagna si basa sul legno dei boschi, sull’industria armentizia e sull’agricoltura, in posizioni di armonico equilibrio.
Degno testimone di questa tradizione, legata alla produzione di attrezzi e utensili di uso quotidiano in legno, è Rocco Faraldo. Dipendente dell'ALSIA, sin da piccolo ha coltivato la passione dell’intaglio. Con cura raccoglie piccoli pezzi di legno, li seleziona e li trasforma, proprio come in passato facevano i pastori, durante le ore di attesa a guardia delle greggi, sfruttando l’abbondante legname della zona.
Ogni sua creazione è un vero e proprio pezzo unico che dà lustro alla tradizione locale. È il caso della “Camastra”, il cui nome deriva dal bizantino “Kremastra”, che significa catena, e che serviva per sostenere il “caccavo” (grossa pentola di rame) sul fuoco, utilizzata dai vaccari per quagliare il latte delle vacche podoliche al pascolo nei boschi.
“Mi ispiro a quello che ho appreso dai vaccari – spiega Rocco Faraldo – che in passato erano numerosi su questi monti, e che con il legno degli alberi e arbusti presenti nei pascoli creavano oggetti di uso quotidiano: collari per gli armenti, cucchiai, forchette, pipe".
La zona della montagna potentina è un territorio ricco di risorse agricole e forestali e offre una materia prima dalle caratteristiche uniche. E’ il legno di Corniolo, Ontano, Robinia, Faggio, Quercia, presente nell’arco montano dei comuni di Pignola e Abriola, a donare la materia prima per la realizzazione di questi piccoli capolavori di creatività e precisione.
Tra gli oggetti realizzati da Rocco fanno bella mostra di sé creazioni zoomorfe ed antropomorfe a forma di uccello, a forma di mammiferi, di rettili, che rivelano abilità e maestria. Oggetti unici che sono un vero e proprio tuffo nella cultura, nella tradizione e nell’arte contadina lucana. Una passione, quella di Rocco Faraldo, che dona lustro alla vita semplice degli uomini che vivevano con i lori armenti i pascoli e i boschi della Basilicata.