Raccolta meccanizzata di nocciole in Basilicata, positivi i primi risultati

Sono 300 gli ettari di nuovi impianti realizzati. Prime prove in un'azienda del Materano.
didascalia.

Nocciole della cultivar Tonda di Giffoni.

Data:Fri Jan 29 10:22:18 CET 2021

Giovanni Pecora Dottorato in Scienze Agrarie, Forestali e degli Alimenti.

L'articolo viene pubblicato nell'ambito della collaborazione avviata tra la rivista AGRIFOGLIO e la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e dell'Ambiente dell'Università della Basilicata.

La Turchia è il primo produttore di nocciole nel mondo (75% della produzione mondiale), seguita da Italia (10-15%), Stati Uniti (4%), Azerbaijan (3%), Georgia (3%), Cile, Spagna e Iran. La Turchia presenta una superficie investita di circa 700.000 ettari, mentre la produzione italiana si sviluppa su 70.000 ettari e quella degli Usa su 11.000 ettari. Nel panorama italiano, la regione Basilicata si aggiunge ad altre storiche regioni produttrici, ovvero Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia.

Il nocciolo (Corylus avellana L.) è una coltura di crescente interesse nel settore agricolo nazionale, in quanto molte zone, soprattutto del sud Italia, si stanno progressivamente convertendo a questa coltivazione, allestendo impianti in aree pianeggianti più fertili, a fronte dei corileti di vecchio impianto dislocati in zone marginali. Nonostante questo, la filiera italiana della nocciola non riesce a soddisfare pienamente il fabbisogno industriale di trasformazione, che è in costante aumento.

Le aziende dolciarie sono alla ricerca di standard qualitativi elevati e necessitano di una nocciola sgusciata, sana e priva di difetti. A tal proposito, una delle fasi critiche del processo produttivo, è rappresentata dalla raccolta. Questa fase, costituisce una delle operazioni più impegnative dell’intero ciclo produttivo, con importanti ricadute sulla qualità e conservabilità del prodotto.

La raccolta delle nocciole si effettua generalmente nel mese di settembre e prosegue fino all’inizio dell’autunno ma, in relazione alle condizioni climatiche della stagione e alla varietà (es. la Tonda gentile romana matura prima della Tonda di Giffoni), può iniziare già alla fine di agosto. La raccolta delle nocciole può avvenire meccanicamente con macchine spazzolatrici o mediante aspirazione del prodotto. Queste macchine permettono, con poca manodopera, una rapida raccolta delle nocciole dal terreno. Per utilizzare questo tipo di raccolta i terreni devono essere meccanizzabili e ben livellati, a differenza di quella manuale, ancora esercitata in Turchia, dove le condizioni orografiche non consento la meccanizzazione dei noccioleti, a discapito della qualità del prodotto (Figura 1).

 

Le prove sperimentali in Basilicata

In Basilicata sono stati impiantati circa 300 nuovi ettari di nocciole in aziende agricole che hanno aderito al Progetto nocciolo Italia della Ferrero, tramite la Rete di impresa Basilicata in Guscio.

Il giorno 8 settembre 2020 in Agro di Colobraro (MT), presso l’Azienda Agricola Di Paola Antonio (Figura 2) è stata introdotta la prima raccolta meccanizzata di nocciole in Basilicata. L’azienda ha una superficie di circa 3 ettari a nocciolo. L’impianto, realizzato a Novembre 2016, presenta la Tonda di Giffoni come cultivar principale (80%) e il Nocchione come impollinatore (20%), per un totale di 1400 piante.

Nel mese di Agosto 2020 è stata effettuata la prima stima di produzione per le due varietà. Il metodo di stima è stato approntato in base alla percentuale di piante per varietà, ovvero su un totale di 100 piante presenti su tutta la superficie, sono state campionate 80 piante della cultivar Tonda di Giffoni e 20 di Nocchione. I frutti raccolti da ogni pianta sono stati accuratamente pesati e i valori sono stati mediati. Il processo di pesatura delle nocciole ha consentito di stimare la resa di un impianto di nocciole di 4 anni coltivato con la tecnica di agricoltura sostenibile sia in termini di risparmio idrico che di utilizzo di prodotti fitosanitari.

Durante la prima giornata di prova presso l’Azienda Agricola Di Paola Antonio è stata effettuata la raccolta meccanizzata utilizzando una macchina raccoglitrice Modello Star 1800 Super Plus (Figura 3A) collegata alla presa di forza anteriore di un Trattore Carraro Modello 8800.

La macchina raccoglitrice è composta da una spazzola laterale (Figura 3B) che consente di spingere le nocciole dalla fila di alberi all’interno dei filari, permettendo una raccolta omogenea e completa del prodotto. Le nocciole raccolte sono spinte meccanicamente, tramite l’ausilio di un tubo, all’interno di una cesta di ferro (Figura 3C) che è collegata all’attacco a tre punti del trattore.

L’operazione di raccolta è stata ripetuta più volte, in periodi ravvicinati, poiché le nocciole non si “smallano” nello stesso periodo. Ciò ha consentito di ridurre il tempo di esposizione del frutto all’umidità del terreno, di contenere i fenomeni di marciume e di migliorare la qualità delle nocciole.

I primi risultati della raccolta meccanizzata, pari a circa 10 q, hanno evidenziato che la resa degli impianti di nuova generazione è stata soddisfacente (resa media per pianta 750 g/pianta), che non ci sono stati danni meccanici alle nocciole, che l’operazione meccanizzata consente di raccogliere nocciole in periodi ravvicinati aumentando la qualità finale del raccolto, e che la maggiore qualità delle nocciole consente di aumentare la redditività per ettaro coltivato.

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Temi
Rubrica
agrinnova
Autori
Giovanni Pecora

Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari, Università della Basilicata

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