Polo di Pantanello, passato e futuro sono fianco a fianco nel Metapontino
Dopo l'incontro del 2020 nel Centro ricerche dell'ALSIA "Agrobios", la Regione Basilicata ha approva una legge che rilancia il tema della ruralità e del paesaggio
Data:28 Feb 2022
Ci sono storie piccole e altre grandi. A volte quelle piccole ne riassumono una più grande, o ne tracciano i contorni, oppure ne pongono le premesse essenziali. Come in questo caso: c'è una piccola storia da conoscere, per parlare compiutamente della “Giornata di studio internazionale della Ruralità" della Basilicata. Una storia che va raccontata, perché quella giornata - la prima del suo genere, realizzata il 3 dicembre 2021 a Matera - non rappresenta solo una celebrazione del nostro passato, ma qualcosa di più.
Questa piccola storia ha un inizio preciso, il 13 gennaio 2020. In quella circostanza, presso il Centro di ricerca dell’ALSIA “Metapontun Agrobios" ubicato nel polo di Pantanello, nel cuore del Metapontino, si realizzò un importante evento: la visita istituzionale della ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova. Un incontro, favorito tra l'altro dal consigliere regionale Braia, su ricerca e innovazione, su sperimentazione in agricoltura e servizi reali. Ma anche su Riforma fondiaria e patrimoni immateriali.
L'occasione diede infatti la possibilità all'Agenzia di illustrare un'idea le cui basi erano state già poste nei programmi di attività dell'ALSIA 2018 e 2019 con iniziative specifiche di tutela del sito archeologico e della documentazione storica: un vero e proprio "percorso" virtuoso, cioè, rinvenibile proprio nel polo di Pantanello. Dove si realizza l’incontro tra passato e futuro. Perché a Pantanello, quando cominciarono gli scavi per realizzare una serie di interventi, tra cui quelli per la costruzione di ciò che sarebbe in seguito diventato il centro di ricerca dell'ALSIA, Metapontum Agrobios, gli scavi portarono alla luce reperti neolitici di grandissimo valore. In quella zona, dagli anni '50 dello scorso secolo in poi, si sono realizzati i più grossi insediamenti della Riforma fondiaria, un pezzo della nostra storia e della nostra ruralità. Negli anni '70 fu poi completato il Centro Ricerche. Dal 1980 in poi, nel polo nasce l'Azienda agricola sperimentale dimostrativa "Pantanello" che, insieme al CIFDA, il Centro Interregionale per la Formazione dei Divulgatori Agricoli e altri uffici, si diede corpo al grande processo riformista europea sull'assistenza tecnica e la divulgazione in agricoltura, completando il percorso delle cosiddette "Cattedre ambulanti". In quel sito si concentrano così progetti di livello internazionali, si insediano strumentazioni e processi all’avanguardia europea e internazionali.
Sempre con l'ALSIA, il polo di Pantanello diventa anche il luogo dove viene raccolta tutta la documentazione che riguarda la Riforma fondiaria, un vero e proprio archivio storico, dal valore stimato prudenzialmente in 5-6 milioni di euro, tanto che per il 2022 l’ALSIA ha già approvato e finaziato il più cospicuo intervento-stralcio dai tempi della "notifica" dell'archivio da parte della Sovrintendenza dei Beni archivistici, per procedere alla catalogazione dei documeti lì contenuti. Perché è un obbligo morale e istituzionale condividere tutta questa conoscenza.
E si chiude così quel circuito virtuoso raccontanto in quella circostanza, un filo rosso che unisce il passato al futuro. E che diede il "la" per l’avvio di un dibattito politico-istituzionale, che il consigliere Braia, presente in quell'incontro con la ministra Bellanova, si fece carico di portare, su sua proposta, all'approvazione in consiglio regionale. Ne nacque la legge regionale della Basilicata 46/2020, "Istituzione giornata di studio internazionale della ruralità - il futuro nei solchi del passato, ampiamente condivisa dalla forze politiche, un luogo per cominiciare a costruire percorsi tecnicamente validi, a tutto vantaggio del territorio e di chi ci vive.