OGM, aggiornamenti per l'attività di vigilanza

Sono 6 le linee di attività del Programma operativo del 2020, in attuazione del Piano generale nazionale
didascalia.

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Data:25 Jun 2020

Fornire le adeguate conoscenze per l’attività di vigilanza sugli Organismi geneticamente modificati (Ogm): è stato questo l’obiettivo del corso di formazione on-line organizzato e tenuto dal 23 al 25 giugno dal Ministero per l’ambiente di concerto con il CNR, e destinato agli ispettori iscritti nel registro nazionale ai sensi del decreto 8 novembre 2017 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2018).

Il decreto prevede un Piano generale nazionale di vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di Ogm. Al corso hanno preso parte anche i due ispettori che si occupano della materia per la Regione Basilicata, Carlo Moretti e Leonardo Cariglia, entrambi in servizio al Dipartimento Politiche agricole e Forestali. Va segnalato che in seno al Tavolo ministeriale per l’attuazione del Piano, il coordinamento per la Basilicata è svolto dalla dirigente regionale Emilia Piemontese. Il Piano generale, oltre a occuparsi di vigilanza sugli Ogm, prevede un continuo flusso di informazioni tra l’amministrazione centrale e quelle regionali e locali, oltre ad assicurare un’adeguata informazione pubblica rendendo disponibili i risultati dell’attività sul sito del Ministero dell’ambiente.

Il Piano viene attuato tramite un Programma operativo nazionale elaborato annualmente, sulla base del quale sono approntati i Programmi operativi regionali annuali. Essi vengono trasmessi entro il mese di aprile al Ministero dell’ambiente che, come previsto dal decreto legislativo dell’8 luglio 2003, n. 224, è l’autorità nazionale competente. Durante le lezioni è stato spiegato che nell’anno in corso, sono previste le seguenti sei linee di attività:

  • vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di Ogm autorizzata per altre finalità differenti dall’immissione sul mercato;
  • vigilanza inerente l’immissione sul mercato di Ogm compresi nei prodotti, esclusa la loro coltivazione;
  • ispezioni attinenti l’immissione sul mercato di Ogm per la coltivazione;  
  • attività di vigilanza relativa al rispetto dei divieti di coltivazione ai sensi del decreto legislativo 8 luglio 2003 n. 224 modificato e integrato dal decreto legislativo 14 novembre 2016 n. 227;
  • attività riguardante Ogm differenti dai microrganismi geneticamente modificati autorizzati per l’impiego in ambiente confinato;
  • vigilanza sull’emissione nell’ambiente per fini diversi dall’immissione in commercio o all’immissione in commercio di Ogm non provvisti di autorizzazione.

Tra gli altri argomenti illustrati nelle tre giornate: la storia e le basi scientifiche delle piante geneticamente modificate; la valutazione e la gestione del rischio nell’emissione deliberata nell’ambiente di Ogm; il monitoraggio ambientale; il Piano operativo nazionale 2020 e quello di controllo ufficiale della presenza di Ogm negli alimenti; il programma di monitoraggio ufficiale sulla presenza di Ogm nelle sementi di mais e soia; il rilevamento e l’identificazione degli Ogm, le modalità delle procedure ispettive e gli approfondimenti sulle linee di attività. In ogni sessione è stato dato ampio spazio alle domande e alla discussione sui vari temi trattati.

 

Agrifoglio n. 96 -  

Temi
Rilevamento di OGM
Tags
Ogm
Autori
Filippo Radogna

Dipartimento Politiche agricole e Forestali - Regione Basilicata

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