Emanuele Lamacchia, l'imprenditore agricolo che guardava al futuro

Una pubblicazione curata dai periti agrari di Matera ne traccia il profilo, e racconta quasi un secolo di trasformazioni del settore
didascalia.

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Data:Fri Jan 31 17:44:00 CET 2020

Un imprenditore agricolo che con intelligenza operò guardando al futuro e allo sviluppo della propria terra: Emanuele Lamacchia ha attraversato tutto il Novecento, secolo delle grandi trasformazioni in agricoltura. Nacque a Matera il 20 maggio 1901 e vi scomparve il 26 agosto del 1992. La sua vita fu tutta dedicata al settore primario, che contribuì a far crescere, e alla sua famiglia.

E’ quanto emerge nel volumetto “Frammenti di cultura contadina, Emanuele Lamacchia, un imprenditore agricolo materano”, pubblicato dal Collegio provinciale dei periti agrari di Matera. Il testo, curato dal figlio dell'imprenditore, Andrea Lamacchia, già docente negli Istituti tecnici e professionali agrari, è stato stampato e distribuito in occasione del Congresso nazionale dei periti agrari svolto nello scorso ottobre nella Città dei Sassi, e interessante spaccato della società contadina materana.

Emanuele Lamacchia fu uomo concreto e capace, nonostante le tante difficoltà cui andò incontro durante la vita. Infatti, dopo la sesta elementare fu avviato per necessità all’attività nell’azienda di famiglia poiché, con lo scoppio della prima guerra mondiale, i tre fratelli maggiori vennero richiamati al fronte: due vi perirono, mentre un altro rimase invalido. Nella pubblicazione con puntualità viene raccontata la sua storia vissuta tra le campagne, la gestione quotidiana della sua azienda e anche il tentativo di dare vita a una società di gestione del mulino-pastificio Riccardi. Nelle pagine vengono descritte le figure e le funzioni basilari in azienda del massaro e del pastore, ma anche l’aratura con il vecchio aratro a chiodo e la semina a spaglio dei primi decenni del ‘900. Si legge anche della rivoluzione in campo agricolo da quando si diffusero i concimi minerali e si sviluppa la meccanizzazione agricola.

Ma Lamacchia, da persona riflessiva qual era, non mancò anche di riportare i suoi pensieri su carta attraverso riflessioni, versi e annotazioni. Per Giuseppe Bertagna, ordinario di Pedagogia generale dell’Università di Bergamo, si tratta di una storia da far conoscere che diviene insegnamento di vita per i giovani che si approcciano all’attività agricola per comprendere usi e costumi della società contadina, ma anche l’evoluzione tecnica del settore primario.

La pubblicazione è in distribuzione presso la sede del Collegio dei periti agraro, in Piazza Matteotti, a Matera.

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