Commento climatico di ottobre

L’aumento di umidità relativa e temperatura della seconda metà del mese ha favorito lo sviluppo di patogeni
didascalia.

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Data:Sun Oct 31 09:20:00 CET 2021

Finalmente l’autunno! Di fatti, nella prima parte del mese abbiamo avuto un periodo di elevata instabilità caratterizzato da freddo e pioggia che ha definitivamente posto fine alla lunga estate. Successivamente, dopo un periodo di relativa stabilità, abbiamo avuto una fase in cui hanno prevalso flussi di aria calda e umida di origine atlantica, in cui non sono mancate belle giornate con temperature decisamente gradevoli nella parte centrale del giorno.

Secondo le elaborazioni del progetto Copernicus, a livello mondiale l’anomalia termica di ottobre 2021 è stata di 0,42°C rispetto alla media del periodo 1991-2020, con differenze importanti tra il nord e il sud dell’Europa (fig. 1). Anche dal punto di vista pluviometrico ci sono state differenze rilevanti a livello Europeo, con vaste aree di siccità sia nella parte centrale che orientale, mentre in molti paesi del Mediterraneo la situazione è stata esattamente al contrario (fig. 2). Da non dimenticare i danni causati tra la Sicilia, la Calabria e l'Africa settentrionale, ad opera del ciclone Mediterraneo "Medicane".

A livello nazionale, ottobre 2021 è stato più freddo della media 1981-2010 di -0,54°C, con buona parte della Basilicata che ricade tra le aree più fredde del paese (fig. 3). 

A livello regionale, come accennato sopra, nella prima parte del mese di ottobre (dal 7 al 17) la regione è stata investita da fredde correnti di origine balcanica che hanno causato una importante diminuzione della temperatura e precipitazioni sparse. Il calo termico in queste giornate è stato davvero importante, poiché lo scarto della temperatura media giornaliera rispetto ai valori stagionali è stato di oltre 5°C (tabella n. 1): le temperature minime giornaliere sono scese a pochi gradi sopra lo zero nelle aree interne del sub Appennino e dell’Alto Agri e a circa 10°C nel Metapontino e fascia Bradanica. Dal punto di vista pluviometrico, in questo periodo abbiamo registrato le maggiori quantità di pioggia, soprattutto sul versante tirrenico, area appenninica e Vulture, con quantità superiori ai 50 mm.

Tabella n 1. Dati medi mensili di ottobre 2021 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

 Area

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

16,1

7,7

28,2

73,8

30,8

98,5

36,6

2,0

Collina Materana

15,1

6,1

28,4

70,6

27,6

96,3

33,8

2,0

Vulture e Alto Bradano

13,8

5,1

28,3

75,6

29,8

96,9

59,8

2,0

Medio Agri e Basso Sinni

14,6

6,3

27,8

76,0

31,3

99,5

60,6

2,0

Sub Appenino e Alto Agri

11,5

1,9

25,2

75,7

27,6

95,4

59,6

1,9

Mercure e Lagonegrese

15,6

6,8

28,9

74,7

31,6

99,0

88,4

2,0

 

Nella terza decade invece sono prevalse le calde e umide correnti meridionali che hanno determinato una prolungata instabilità e precipitazioni sparse, concentrate per lo più nella parte meridionale della regione. Le piogge sono state in quantità nettamente inferiore a quelle previste dai modelli matematici. Fortunatamente, infatti, il ciclone “Medicane” che ha colpito la Sicilia orientale e la Calabria ionica, anziché risalire lungo lo Ionio si è diretto verso est, interessando solo marginalmente la Basilicata. Pertanto, nella nostra regione i maggiori accumuli di pioggia, pari a circa 30 mm, sono stati registrati nelle località a sud, come Roccanova, Senise, S. Giorgio L., Nova Siri, Policoro, fino a ridursi a circa 5 mm nelle località più a nord, come il Vulture e l’Alto Bradano. In fig. 4 si riporta la pluviometria media storica del mese di ottobre da cui si evince che nel suo complesso il periodo di analisi deve essere considerato siccitoso poiché il deficit medio regionale ha raggiunto il 28% con punte di oltre il 50% nella Collina materana e parte del Metapontino.

Dal punto di vista agronomico, l’andamento meteorologico di questo mese, laddove è stato possibile compensare i deficit pluviometrici con l’irrigazione, dal punto di vista termico può essere considerato favorevole, nonostante l’intensa ondata di freddo che ha causato qualche problema fisiologico ai trapianti di ortive e fragola. Dal punto di vista fitosanitario invece, all’ottimo andamento del primo periodo si è contrapposto l’aumento dei valori di umidità relativa e di temperatura della seconda metà del mese che di fatto ha favorito lo sviluppo della mosca dell’oliva e della frutta, del ragnetto rosso per le ortive di pieno campo e delle malattie crittogamiche in generale.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale Alsia, nelle sezioni TEMI e SERVIZI.

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Temi
Agrometeorologia
Autori
Emanuele Scalcione

Funzionario ALSIA

Pietro Dichio

Funzionario ALSIA

Giuseppe Fabrizio

Funzionario ALSIA

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