Commento climatico di aprile

Le ondate di aria più fredda non hanno favorito le primizie
didascalia.

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Data:Sat Apr 30 10:58:00 CEST 2022

Aprile è stato un mese molto instabile durante il quale si sono alternati periodi con temperature miti ad altri molto più freschi, in un contesto che in alcune aree della regione è stato molto siccitoso. Solo nella terza decade abbiamo registrato una maggiore stabilità e le temperature hanno raggiunto valori primaverili.

Le elaborazioni di aprile 2022 del progetto Copernicus, oltre a confermare l’elevata variabilità e una tendenza all’aumento della temperatura a livello mondiale, a scala europea hanno evidenziato che la temperatura è stata molto simile ai valori medi del periodo di riferimento (1991-2020), con buona parte dell’area mediterranea sotto media, a differenza del sud-est in cui ci sono state condizioni di surplus termico (fig. 1). Inoltre, in gran parte dell'Europa centrale le precipitazioni sono state superiori alla media a differenza di alcuni paesi del Mediterraneo tra cui l’Italia, la zona orientale dei Balcani e la Turchia in cui ci sono state condizioni di siccità (fig. 2).

A livello nazionale le elaborazioni del CNR-ISAC confermano il periodo di instabilità e le temperature più fresche della norma. Infatti, lo scarto rispetto al periodo di riferimento 1981-2010 è stato di -0,35°C, con il versante adriatico, e quindi la valle del Bradano, più freddo della norma anche di oltre 2°C (fig. 3).

Su scala regionale si sono registrate tre ondate di aria fredda che hanno causato una importante riduzione delle temperature, soprattutto delle minime, in quanto in alcune località interne ed in quota è comparsa la neve e le temperature notturne sono scese a pochi gradi sopra lo zero (tabella n. 1).

Tabella n. 1 Dati medi aprile 2022 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

 Area

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

13.6

1.8

25.9

64.7

25.1

97.6

5.6

5.1

Collina Materana

12.5

0.0

27.1

63.4

21.4

95.9

6.4

5.2

Vulture e Alto Bradano

11.3

0.6

24.1

66.5

22.9

95.6

24.6

4.6

Medio Agri e Basso Sinni

12.4

1.3

25.6

65.2

22.4

99.0

17.4

4.9

Sub Appenino e Alto Agri

9.5

-1.3

22.8

61.9

15.2

93.7

45.8

4.4

Mercure e Lagonegrese

12.5

2.7

24.9

68.0

20.7

99.0

102.8

4.7

 

Proprio nel periodo post pasquale sono stati registrati gli scarti termici più elevati, con punte di oltre -4°C (fig. 4). Tuttavia, nelle aree di maggiore intensità agricola non sono state registrate gelate ma solo un forte rallentamento dei processi fisiologici. Nonostante le ondate di freddo, numerose sono state le giornate con cielo sereno o poco nuvoloso, per cui spesso la temperatura diurna ha superato i 25°C lungo le zone costiere con un’escursione termica superiore ai 15°C.

La distribuzione delle piogge è stata molto irregolare in quanto se si esclude il versante tirrenico e il sub Appenino, queste sono state praticamente assenti (tabella n.1). Infatti, mentre nel Lagonegrese e parte dell’Alta Valle dell’Agri le piogge hanno superato la media stagionale del 35% circa, nelle restanti aree c’è stato un deficit pluviometrico medio dell’80%, con punte del 90% nell’area del Metapontino e Collina materana in quanto le precipitazioni cumulate sono state inferiori ai 10 mm (tabella n.1). In figura 5, la pluviometria media della Basilicata del mese di aprile.

Pertanto, dal punto di vista agronomico possiamo affermare che anche l’andamento meteorologico di aprile non ha certamente favorito la stagione delle primizie, in quanto le varie ondate di aria più fredda hanno rallentato i processi fisiologici delle colture. Nel caso della fragola, l’aria fresca ha mantenuto i cicli di raccolta a 4-5 giorni, nonostante le numerose giornate soleggiate. La situazione invece è molto critica per le aree interne coltivate a cereali, in quanto il perdurare della siccità non garantisce un buon riempimento delle spighe. Non si segnalano importanti problemi fitosanitari, viste le deboli piogge e l’intensa ventilazione spesso proveniente dai quadranti settentrionali.

 

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