Analisi climatica del mese di giugno

E' stata la siccità l'indice agrometeorologico che ha caratterizzato il clima delle aree a maggiore intensità agricola
didascalia.

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Data:Wed Jun 30 09:46:00 CEST 2021

Giugno è stato un mese caldo e siccitoso poiché nella seconda parte del periodo l’espansione dell’anticiclone nord africano ha causato delle ondate di calore che hanno fatto aumentare la temperatura ben al di sopra dei valori stagionali. Infatti, soprattutto nella terza decade sono stati registrati dei picchi termici con surplus di oltre 4°C durante il quale le massime giornaliere hanno superato i 40°C in molte località della valle del Bradano, Cavone, Agri e Sinni (tabella n. 1). Tuttavia, resta sempre la siccità, l’indice agrometeorologico che maggiormente ha caratterizzato il clima delle aree a maggiore intensità agricola, visto che anche nei mesi primaverili le piogge sono state piuttosto scarse nonostante alcuni temporali che purtroppo hanno interessato solo le aree montuose ed interne della regione (tabella n. 1).

Tabella n 1. Dati medi mensili di giugno 2021 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

 Area

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

24,2

8,8

39,9

56,5

18,4

96,7

18,2

9,0

Collina Materana

24,1

6,9

41,5

48,5

14,3

93,8

15,8

9,5

Vulture e Alto Bradano

23,4

6,0

40,4

48,7

15,3

93,4

7,4

9,3

Medio Agri e Basso Sinni

23,7

7,8

40,4

54,9

15,3

97,8

42,6

9,1

Mercure e Lagonegrese

21,8

9,5

37,9

69,7

21,4

98,8

35,8

8,0

Sub Appenino e Alta Valle dell’Agri

19,9

4,3

35,7

56,8

15,2

96,0

76,2

8,1

 

A livello Europeo, secondo le elaborazioni del progetto Copernicus, giugno 2021 è stato molto caldo posizionandosi al secondo posto nel periodo 1991-2020 con l’area nord-est tra le più calde in assoluto (figura 1), mentre dal punto di vista pluviometrico, l’Italia è tra le aree del Mediterraneo che ha avuto i minori apporti pluviometrici (figura 2).

In Basilicata, come già anticipato, mentre nella prima parte del periodo la temperatura ha avuto un andamento molto simile ai valori normali, nella seconda parte, per effetto dell’anticiclone nord africano, la temperatura ha subito degli incrementi importanti che, insieme agli elevati valori di umidità relativa e alla scarsa ventilazione, hanno causato una percezione del caldo e del disagio fisico molto elevata. Del resto, la temperatura massima degli ultimi 10 giorni di giugno ha superato sempre i 35°C nelle località del versante orientale della regione, con punte di oltre 40°C in molti casi, mentre nelle aree interne del sub Appennino e Lagonegrese la temperatura massima giornaliera ha superato i 30°C (tabella n. 1). Da segnalare nella seconda settimana le precipitazioni a carattere temporalesco nelle aree interne del sub Appenino, Alta Valle dell’Agri e Lagonegrese, mentre praticamente assenti sono state nell’Alto Bradano (tabella n. 1).

Pertanto, il deficit pluviometrico è stato molto elevato nel Vulture, Alto Bradano, Collina Materana e Metapontino, con un valore medio del 55%, con punte del 95% nel Lavellese, mentre nelle aree interne dell’Appennino, Alta valle dell’Agri e Lagonegrese c’è stata una condizione opposta, con un surplus di oltre il 60%. La figura 3 indica la pluviometria media storica regionale. Come riportato in tabella 1, i valori di evapotraspirazione potenziale sono stati molto elevati, superando nelle giornate di maggiore calura i 9 mm.

Dal punto di vista agronomico, l’andamento meteorologico di questo mese, se si escludono i locali temporali, può considerarsi favorevole per l’agricoltura regionale, in quanto il clima asciutto ha favorito una buona trebbiatura dei cereali. Inoltre, per le colture frutticole e orticole, pur in un contesto climatico a tratti molto caldo, ha favorito l’ingrossamento dei frutti in generale e degli acini nella vite. Nel caso degli agrumeti, le temperature elevate potrebbero aver aumentato la cascola tardiva dei frutti che può essere contrastata con irrigazioni ad effetto climatizzante. Pertanto, si consiglia di programmare accuratamente i turni e i volumi di irrigazione soprattutto per le colture in fase di ingrossamento frutto/maturazione e per le orticole di pieno campo sensibili agli stress idrici (es. peperone, melone, anguria, pomodoro), avvalendosi del sistema IRRIFRAME.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale Alsia nelle sezioni “Temi” e “Servizi”.

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Temi
Agrometeorologia
Autori
Emanuele Scalcione

Funzionario ALSIA

Pietro Dichio

Funzionario ALSIA

Giuseppe Fabrizio

Funzionario ALSIA

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