Recovery Fund e Green deal : un'occasione per mettere in sicurezza i territori

Dalla Regione Basilicata in campo progetti per una più efficiente gestione delle acque e la difesa del suolo

Data : Tue Sep 29 10:35:00 CEST 2020

Si è parlato di “Resilienza ai cambiamenti climatici, transizione ecologica, recovery fund, green deal: la proposta concreta ed immediata dei consorzi di bonifica”, nell’incontro tenuto a Matera, organizzato dall’Anbi, Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari di cui fanno parte i consorzi di bonifica regionali. Un confronto a più voci per individuare un coerente e condiviso piano strategico riguardante le attività dei consorzi di bonifica puntando su diverse necessità riguardanti, soprattutto, un vero e proprio piano degli invasi, un piano degli acquedotti e un piano per la difesa del suolo.

“L’acqua- ha detto nel suo intervento l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli – è un bene primario di notevole importanza per l’agricoltura, ancora di più in un tempo di grave siccità e di pesanti cambiamenti climatici come quelli che stiamo attraversando. Per questa ragione svolgiamo, in piena condivisione con il Consorzio di Bonifica, una costante attività di programmazione mettendo in campo investimenti, individuando priorità e assicurando rapidi tempi di attuazione, oltre che un monitoraggio costante degli invasi.  La nostra strategia è quella di individuare una serie di progetti già pronti da candidare al Recovery Fund e al Green deal che rappresentano occasioni da non perdere per rivedere l’agricoltura in chiave “verde” con nuove tecnologie (agricoltura 4.0 e di precisione) sia per fare manutenzione sulle attuali infrastrutture idriche, sia per renderle più moderne. Ad esempio, insieme al Consorzio, abbiamo messo in campo l’App del Cittadino che consente a tutti di segnalare immediatamente la geolocalizzazione di eventuali guasti sulla condotta idrica. Con il Psr stiamo per adottare un importantissimo bando pubblico per il sostegno agli investimenti agricoli in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica. Sono tutte sfide che possiamo vincere se tutti i soggetti in campo si muovono insieme e in modo coordinato”.

“Come dipartimento regionale all’Ambiente – ha confermato l’assessore Gianni Rosa – stiamo dando grandissima attenzione a due temi: l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica e il miglioramento del sistema di depurazione delle acque. Riteniamo, per entrambi le attività, importante il ruolo del Consorzio di Bonifica e, nello specifico, siamo intervenuti candidando all’Unione Europea il progetto Life Arco Ionico, che prevede un investimento di circa 22 milioni di euro e riguarda la creazione, a monte delle idrovore dell’arco jonico, di bacini di lagunaggio con annessi impianti di fitodepurazione delle acque. Con questo intervento avremmo tre conseguenze principali: la mitigazione del dissesto idrogeologico perché i bacini di lagunaggio fungerebbero da laminazione e cassa di espansione degli eventi di piena; l’abbattimento di carichi inquinanti garantendo una migliore qualità delle acque scaricate a mare; la ristorazione degli habitat originari della piana metapontina con la realizzazione di zone di protezione di specie sia faunistiche che floristiche attualmente in via di estinzione o in grave sofferenza. Un intervento che si integra con i progetti del Consorzio di bonifica ritenuto elemento indispensabile per una sinergica azione di controllo e risanamento ambientale”.

A illustrare il piano nazionale  predisposto dall’Anbi è stato il presidente Francesco Vincenzi.

“Si tratta di un piano -  ha detto Vincenzi – che prevede un investimento di circa 4 miliardi di euro, di cui circa la metà solo per il Sud, e per un totale di unità da impiegare di circa 21 mila addetti. Il Green deal europeo e il Recovery fund sono opportunità che vanno colte per valorizzare la risorsa idrica e mettere in sicurezza i territori”.

“In Basilicata – ha ricordato l’Amministratore unico del Consorzio di Bonifica Giuseppe Musacchio – stiamo completando progetti già finanziati con un investimento di circa 50 milioni di euro. Ora servono azioni per avere maggiore capacità di accumulo della risorsa idrica, per interconnettere i bacini irrigui, per migliorare la manutenzione idraulica”.

M. Agata

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