Pasta: dal 1 aprile addio all'indicazione di origine

Con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE cambiano le regole di etichettatura

Data : Wed Feb 19 12:56:00 CET 2020

La pasta che compriamo è davvero made in Italy? Dal 1 aprile 2020 sarà più difficile averne la certezza. Cambiano le regole comunitarie sulle etichette alimentari.  Specificare  l'origine degli ingredienti di pasta, riso, latte e passata di pomodoro  non sarà più un obbligo.

Con la nuova normativa europea ( il regolamento esecutivo UE 775/2018) entrerà in vigore una nuova e diversa etichettatura con cui si renderà obbligatoria l’etichetta solo in caso in cui il consumatore venisse tratto in inganno o ci fosse una contraddizione sulla vera provenienza del prodotto.

Facciamo un esempio. Se su un pacco di pasta compare la bandiera tricolore o un altro simbolo  immediatamente associabile all’Italia, e il grano utilizzato per realizzarla non è italiano, allora il produttore è obbligato a riportarlo in etichetta. Altrimenti no.

L’obbligo di etichettatura scatta, invece, se in un tipo di pasta c’è presenza di grano in quantità superiore del 50%, e rappresenta la materia prima del prodotto.

Nessun cambiamento per i prodotti Dop, Igp e Stg, e neanche  per quelli con il marchio già registrato che indicherà la provenienza del prodotto.

Margherita Agata

Le donne vittime di violenza e stalking attraverso il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, attivo 24 ore su 24 e accessibile da tutto il territorio nazionale, possono chiedere aiuto e sostegno nonché ricevere informazioni. L'assistenza telefonica consente un graduale avvicinamento ai servizi con assoluta garanzia di anonimato.
Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA