PNRR, agroenergia ed economia circolare ancora più strategiche

La crisi in Ucraina accentua il ruolo dell'agricoltura per l'autonomia energetica. Il punto sulle scadenze alla Fieragricola di Verona

Antonio Boschetti, direttore de

Antonio Boschetti, direttore de "L'Informatore Agrario" a Fieragricola 2022

Data : Fri Mar 04 15:53:00 CET 2022

"Nuovi incentivi e opportunità per le aziende agricole nell’ambito del PNRR": un tema strategico, reso ancora più scottante - è il caso di dirlo - dalle conseguenze che sicuramente deriveranno dal conflitto in Ucraina. Lo hanno detto a chiare lettere gli intervenuti al convegno organizzato sul tema a Verona nell'ambito della Fieragricola 2022 - in corso dal 2 al 5 marzo - da CIA Agricoltori Italiani, AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali, Esco Agroenergetica e Tecno Srl. 

"Il tema è di estrema attualità anche per le tante filiere attigue al campo agricolo - ha detto Antonio Boschetti, direttore de L'Informatore Agrario, prestigiosa rivista di settore che vanta una collaborazione ormai storica con Fieragricola. Penso all'agroenergia - ha detto in apertura Boschetti - o all'economia circolare dove l’agricoltura può avere un ruolo rilevante. Mai come ora, con la crisi in Ucraina, è stato messo in luce un vulnus di tutta l’Unione Europea e soprattutto dell’Italia, che è paese trasformatore: dipendiamo troppo da fonti di energia esterne. L’agricoltura, che già con la pandemia era stata messa in primo piano perché garantiva il cibo, ora ha può avere un ruolo determinante nel rispondere al fabbisogno di autonomia energetica. Non solo per il biogas, sia chiaro, ma anche per il contributo che può dare al raggiungimento degli obiettivi verdi del 2030 e del 2050".

Le politiche climatiche europee e gli obiettivi di decarbonizzazione - ricorda la nota di presentazione del convegno di Fieragricola - sono andati modificandosi nel tempo, con una notevole accelerazione nell’ultimo anno. La Commissione Europea ha recentemente approvato, nell’ambito del Green Deal Europeo, il pacchetto “Fit for 55” (Pronti per il 55%), un insieme di strumenti e misure finalizzati a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Si tratta dello step intermedio necessario per puntare a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e contribuire a limitare l'aumento medio della temperatura mondiale entro la soglia di 1,5 °C. All’obiettivo di riduzione dei gas serra, si affianca quello, altrettanto importante, di copertura del 40% degli usi finali di energia con fonti rinnovabili. Obiettivi ambiziosi, ai quali però corrisponde un impegno di risorse che non ha precedenti e che si concretizzerà con la definizione, nelle prossime settimane, delle modalità attuative di erogazione e fruizione dei fondi previsti dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

Un Piano per il quale il 2 febbraio scorso, il MIPAAF, il Ministero delle politiche agricole e forestali, ha trasmesso a Palazzo Chigi “lo stato di avanzamento del PNRR sul fronte delle progettualità di competenza delle Politiche Agricole", rassicurando sul fatto che "secondo quanto si evince dai documenti, tutti gli avanzamenti del Piano relativi al 2021 sono stati centrati e non si intravedono criticità sul 2022”. 

Gli interventi, lo ricordiamo, riguardano:

  • sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro;
  • parco Agrisolare, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro;
  • innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;
  • investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro;
  • contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro (finanziati con risorse a valere sul Fondo Complementare al PNRR).

Complessivamente, dunque, il MIPAAF si troverà a gestire, nell'ambito del PNRR, risorse pari a 4,88 miliardi di euro. Tra le prime scadenze da rispettare nel cronoprogramma, l'approfondimento che si concluderà entro il mese di marzo per "la costruzione di una rete logistica efficiente e sostenibile nei settori di riferimento e rafforzare la competitività delle filiere agroalimentari", mentre la pubblicazione del bando è prevista nel secondo trimestre del 2022. Prossima è anche la pubblicazione dell'invito a presentare proposte per i programmi di investimento sul Parco Agrisolare, "per sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo". A questo proposito, "entro il 31 dicembre 2022 - è detto in una comunicazione del Ministro Patuanelli - il MIPAAF dovrà rispettare l'obiettivo previsto di erogare ai beneficiari almeno il 30% delle risorse finanziarie assegnate a questo investimento, per poi raggiungere il 50% entro la fine del 2023 e il 100% entro la fine del 2024".

Riguardo alla misura della "innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare", dei 500 milioni di euro disponibili, 400 saranno destinati all'innovazione della meccanizzazione del settore agricolo e gli altri 100 milioni di euro per l'ammodernamento dei frantoi oleari. Raccogliendo una istanza degli assessori regionali all'agricoltura, la misura sarà condivisa con le Regioni, anche con l'obiettivo di realizzare le necessarie sinergie con le corrispondenti misure previste dai Programmi regionali di sviluppo rurale. Il primo bando, relativo all'ammodernamento dei frantoi oleari, dovrà essere emanato entro il primo trimestre 2022.

Per quanto concerne l'agro-sistema irriguo, 520 milioni di euro saranno destinati a nuovi progetti e altri 360 milioni di euro a coprire il finanziamento di progetti "in essere". I 49 progetti finanziabili sono stati selezionati con provvedimento del 30 settembre 2021: entro 12 mesi da quella data, il MIPAAF dovrà emanare i decreti di concessione dei finanziamenti in favore dei progetti selezionati.

Per i contratti di filiera, il nuovo bando, che sarà pubblicato dopo l'avvenuta pubblicazione del decreto applicativo, non prevederà più una procedura a sportello come nel precedente bando, ma una procedura valutativa che si concluderà con la formazione di una graduatoria. La novità più importante del nuovo bando - sostiene il MIPAAF - riguarderà le percentuali di aiuto previste per il contributo a fondo perduto, che saranno incrementate sensibilmente rispetto al precedente bando. L'aumento della quota di contributo renderà la misura molto più appetibile per tutte le tipologie di impresa e sull'intero territorio nazionale. Riguardo alle scadenze, entro il primo trimestre 2023 è prevista l'approvazione delle graduatorie finali per la concessione degli aiuti finanziari per il settore agroalimentare, mentre entro il secondo trimestre 2023 si dovrà procedere alla sottoscrizione dei contratti di filiera e di distretto. Parte delle risorse disponibili a valere sul Fondo complementare del PNRR saranno, inoltre, utilizzate per un prossimo bando dedicato ai distretti del cibo.

S. Gallo

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