Continua il periodo piovoso, con la vite che si trova nella fase di bottoni fiorali separati. Si rende pertanto particolarmente importante procedere con la protezione del vigneto in una fase che precede la fioritura ed in una regione come la Basilicata dove in genere l’oidio colpisce la vite anche gravemente e più della peronospora.

Il modello previsionale UCSC per odio prevede, in relazione alle prossime piogge, nuove infezioni ascosporiche per le aree viticole che fanno riferimento alle stazioni meteorologiche di Melfi, Bosco Galdo e Venosa. Tali infezioni, dette anche “primarie” avvengono con piogge maggiori di 2,5 mm e temperature maggiori di 10°C. In tali stazioni infatti il potenziale ascosporico ancora disponibile varia dall’1% di Venosa al 20% di Melfi.

Nelle stazioni invece di Pantanello e Gaudiano di Lavello, essendosi esaurito il potenziale di inoculo primario, non sono possibili altre infezioni se la malattia è stata controllata efficacemente. Nel caso invece siano presenti sintomi in campo, inizia per l’oidio la fase epidemica con continui cicli secondari: le piogge in questa fase riducono il rischio di sviluppo epidemico, al contrario di periodi asciutti di una- due settimane che possono dare origine a forti attacchi oidici.

Per la Basilicata, segui questi e altri consigli contenuti nel Bollettino fitopatologico n. 12 dell'Alta Val d'Agri del 1° giugno 2023, redatti nell'ambito del progetto FitoConsult dai tecnici dell'Azienda "Bosco Galdo" di Villa d'Agri (Marsicovetere, PZ).

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