Nutrie: al via il Piano di controllo della Regione

Un intervento per la salvaguardia della biodiversità naturale di flora e fauna tipica degli ambienti lacustri del Metapontino

Un esemplare di nutria

Un esemplare di nutria

Data : Tue Feb 18 08:44:00 CET 2020

Animali o piante esotiche introdotti in luoghi al di fuori del proprio habitat naturale possono diventare una minaccia per la biodiversità e la salute umana, oltre a generare danni economici. Sono le cosiddette “specie aliene”.

Un esempio tipico è la nutria, un grosso roditore semi-acquatico originario del Sud America che sul finire dell'800 ha cominciato a essere allevato anche in Nord America e in Europa (Italia inclusa) come animale da pelliccia. Con il declino del commercio di queste pelli, molti animali sono stati liberati e diventati infestanti. Fuori dal loro habitat, infatti,  le nutrie sono un flagello per la vegetazione acquatica.

Per questa ragione il Dipartimento Ambiente ed energia della Regione Basilicata, in linea con una specifica direttiva europea, ha avviato le attività legate al piano per monitorare la presenza della nutria sul territorio.

L’intervento è finalizzato alla salvaguardia della biodiversità naturale di flora e fauna tipica degli ambienti lacustri delle foci lungo la costa metapontina e, al tempo stesso, consente agli operatori di controllare l’eventuale presenza di minacce esterne di altre specie.

Attraverso l’installazione di gabbie, l’Ufficio Parchi, biodiversità e tutela della natura ha dato corso alle operazioni di cattura dei selvatici in modo da garantire un’azione mirata che escluda il rischio di impatti su altre specie animali.

Il Piano di controllo della nutria rientra in un progetto, approvato dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale),  ed è attuato dall’Ufficio Parchi della Regione con l’ausilio del Centro recupero animali selvatici e tartarughe marine dell’oasi del Wwf di Policoro e dei Carabinieri forestali dell’area.

Margherita Agata

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