La Roverella di Brienza cede dopo 600 anni

La pianta era nell'elenco degli alberi monumentali d'Italia del MIPAAF

La Roverella di Brienza spezzata

La Roverella di Brienza spezzata

Data : Tue Jul 21 11:13:00 CEST 2020

La  “Roverella” di Brienza in contrada Lago non c’è più. Il tronco dell’albero simbolo della cittadina ha ceduto. Aveva oltre 600 anni e, per il suo valore storico e culturale, era inserito nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.crollata. Il WWF lo aveva censito tra i 30 Alberi Monumento d’Italia e il FAI lo aveva candidato a luogo del cuore.  

I primi segnali di cedimento la roverella (in realtà un ibrido di Quercus pubescens e Quercus cerris) li aveva manifestati un anno fa, quando dalla pianta si staccò uno dei tre rami principali. Lo squilibrio determinato nell’imponente struttura, ha determinato il definitivo cedimento dell’albero.

Ammantata di storie e leggende, la roverella era diventata negli anni elemento di curiosità e attrazione turistica per sentire l’eco del passaggio dei briganti o nella speranza di avere un incontro ravvicinato con il dispettoso “munaciello”.

A salvare lo storico albero non è servito l’intervento in extremis dell’Amministrazione comunale di Brienza, come ha spiegato, con un post su Facebook, il sindaco Antonio Giancristiano: “Abbiamo fatto “visitare” la roverella da tre esperti: due, fin da subito dissero che la roverella aveva esaurito il suo ciclo vitale, mentre il terzo ci diede qualche speranza. Tutti noi ci siamo attaccati a questa speranza e, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie dal Mipaaf e dalla Regione Basilicata, abbiamo predisposto una tomografia assiale della pianta e un intervento di irrorazione di funghi sulle radici per rivitalizzarle”. Ma la “carie bianca” della roverella, purtroppo, ha avuto la meglio, privando Brienza di una parte importante del suo paesaggio e patrimonio storico.

M. Agata

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