In arrivo il marchio per le Piccole Produzioni Locali

Il disegno di legge in Commissione alla Camera. Per il made in Basilicata un'opportunità per valorizzare i prodotti a km0

Data : Mon Feb 17 09:30:00 CET 2020

"PPL - piccole produzioni locali": si chiama così il nuovo marchio che si vorrebbe istituire per i prodotti agricoli primari o trasformati ottenuti presso un’azienda agricola o ittica, destinati alla vendita diretta.  Il progetto di legge, approvato dal Senato il 24 settembre 2019, attualmente è in corso d’esame in Commissione alla Camera dei deputati.  Per le produzioni a Km0 Made in Basilicata un’opportunità in più per poter valorizzare le numerose eccellenze enogastronomiche del territorio.

Finalità della proposta di legge è  la promozione e valorizzazione della produzione, trasformazione e vendita da parte degli imprenditori agricoli e ittici di piccoli quantitativi di prodotti alimentari primari e trasformati, di origine animale o vegetale, riconoscibili da una specifica indicazione in etichetta, che rispettino i princìpi di salubrità, marginalità, localizzazione, limitatezza e specificità.

Le "piccole produzioni locali - PPL" sono definite  come  “i prodotti agricoli primari o trasformati ottenuti presso un’azienda agricola o ittica, destinati, in piccole quantità, alla somministrazione e vendita diretta al consumatore finale nell’ambito della provincia e delle province contermini della sede di produzione”. Ciò è essenziale per garantire la freschezza dei prodotti, nella logica della "filiera corta" o del "chilometro zero".

Le disposizioni contenute nel disegno di legge si applicano agli imprenditori agricoli e agli imprenditori ittici, titolari di un’azienda agricola o ittica, che lavorano e vendono prodotti provenienti dall’azienda stessa.

Gli imprenditori agricoli, nell’ambito dell’attività di agriturismo, possono avvalersi di prodotti PPL anche di altre aziende agricole, purché ottenute in conformità con le disposizioni della legge.

Le PPL, inoltre, devono essere vendute nel rispetto delle vigenti disposizioni europee in materia di etichettatura e di rintracciabilità dei prodotti alimentari. A tal fine i prodotti devono indicare in etichetta, in maniera chiara e leggibile, la dicitura "PPL - piccole produzioni locali", seguita dal comune o dalla provincia di produzione e dal numero di registrazione dell’attività.

La licenza d’uso del marchio sarà concessa a titolo gratuito, su domanda dell’interessato, dalle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano. Il marchio può essere utilizzato soltanto con riferimento ai prodotti alimentari appartenenti alle PPL  sia da solo che affiancato ad altri marchi già autorizzati.

La somministrazione e vendita diretta dei PPL possono essere effettuate presso la propria azienda, nell’ambito dei mercati o negli esercizi di commercio al dettaglio.  

Una volta approvata la legge in via definitiva, sarà un decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  di concerto con il Ministero della salute,  a stabilire il "Paniere PPL", ossia l’elenco delle tipologie dei prodotti agricoli e ittici con l’indicazione dei relativi piccoli quantitativi in termini assoluti che rientrano nella disciplina delle PPL.

Il progetto di legge

Margherita Agata

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