Giugno 2024, importanti anomalie climatiche

Temperature oltre la media e piogge scarse. L'analisi del Servizio Agrometeorologico Lucano dell'ALSIA

Ortive con impianto di irrigazione a goccia

Ortive con impianto di irrigazione a goccia

Data : 10 July 2024

L’andamento meteorologico di giugno 2024 ha evidenziato anomalie climatiche molto importanti, sia perché le temperature hanno raggiunto valori ben al di sopra della media stagionale e sia per la scarsità di piogge. E’ soprattutto lo stato di grave siccità a preoccupare il mondo agricolo perché le ultime piogge importanti risalgono al trimestre febbraio-marzo-aprile e la situazione è diventata particolarmente critica lungo la valle del Bradano, Collina materana e Metapontino.

Le elaborazioni del progetto Copernicus confermano il trend di crescita della temperatura perché giugno 2024 è stato il più caldo di sempre ed è il tredicesimo mese consecutivo in cui la temperatura è superiore alla media del periodo di riferimento (1991-2020). La temperatura media mondiale è stata di 16,66°C, 0,67°C al di sopra del periodo di riferimento. Inoltre, sono dodici mesi consecutivi che la temperatura media supera la soglia di 1,50°C, rispetto al periodo preindustriale (1850-1900). In Europa come evidenziato dalla fig. 1, le aree più calde e meno piovose sono state quelle del sud-est (Turchia, Grecia, Cipro e Italia meridionale).

Fig. 1 Anomalia termica di giugno 2024 (Fonte: Copernicus)

Per contro, l’Europa centrale, nord Italia compresa, sono state le zone più fresche e soprattutto le più piovose (fig. 2).

Fig. 2 Le anomalie idrologiche di giugno 2024 in Europa (Fonte: Copernicus)

 

 

A livello nazionale, le elaborazioni di ISAC-CNR evidenziano anche in questo mese una netta differenza tra nord e sud Italia (fig. 3), con un elevato surplus termico al meridione (1,49°C), mentre al nord a causa delle piogge e dell’aria più fresca il valore è del tutto trascurabile (0,04°C).

Fig. 3 Anomalia della temperatura di giugno2024 (Fonte: ISAC-CNR)

 

 

Anche dal punto di vista pluviometrico vi sono differenze importanti tra il nord e sud Italia (fig. 4, 5).

Fig. 4, 5. Confronto delle precipitazioni cumulate anno solare 2024 tra nord e sud Italia. Fonte: ISAC-CNR

 

A livello regionale, come del resto in tutta l’Italia meridionale, il meteo è stato condizionato dall’anticiclone africano che ha fatto affluire aria molto calda. Nel complesso si contano tre ondate di caldo e circa 20 giornate con la temperatura al di sopra dei valori stagionali, con un surplus termico arrivato a superare i 7°C tra il 19 e il 21 (fig. 6, 7, 8).

Nelle giornate più calde la temperatura massima ha superato i 40°C in molte località, non solo della Collina materana, ma anche dell’Alto Bradano e Metapontino (tabella n. 1).

Tabella n. 1 Dati medi giugno 2024 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

AREA

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

26.2

15.2

40.5

53.8

17.0

95.4

0.6

8.8

Collina materana

25.6

12.6

40.4

50.1

18.0

93.9

6.6

9.1

Vulture e Alto Bradano

24.6

11.2

39.4

50.6

13.9

88.2

5.2

9.0

Medio Agri e Basso Sinni

25.5

12.4

40.7

50.3

15.2

92.5

0.6

9.1

Sub Appenino e Alto Agri

21.4

7.5

37.3

58.8

16.7

96.6

5.0

8.5

Mercure e Lagonegrese

22.4

11.6

36.7

68.4

24.5

91.3

2.6

8.0

 

Ovviamente, l’indice di disagio climatico in queste giornate ha raggiunto i valori molto elevati (fig. 9, 10).

Dal punto di vista pluviometrico, possiamo dire che le piogge “non risultano pervenute”. Infatti, sono state praticamente assenti su tutto il territorio (fig. 11) e per contro i valori di evapotraspirazione sono stati molto elevati, acuendo così i problemi di siccità.

 Fig. 11 Mappa delle precipitazioni cumulate di giugno 2024 (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

Dal punto di vista agronomico, tutte le coltivazioni manifestano sintomi da stress idrico con effetti negativi sulle produzioni. Infatti, sono molto vaste le aree in cui le produzioni di cereali, leguminose e foraggio sono state decimate, ma anche le stesse coltivazioni arboree e l’olivo, pur se irrigate hanno avuto intensi fenomeni di cascola e in molti casi, le dimensioni dei frutti sono inferiori allo standard varietale. E’ opportuno ricordare che in questa situazione è molto importante il razionale utilizzo delle risorse idriche disponibili, avvalendosi di sistemi di supporto alle decisioni, tipo Irriframe, anche in considerazione della scarsa quantità di acqua presente negli invasi regionali. Anche per gli allevatori l’andamento meteorologico non è stato molto favorevole, sia per il seccume diffuso dei prati-pascoli e sia per la necessità di climatizzare le stalle a causa delle elevate temperature. Dal un punto di vista fitosanitario, considerate le piogge e la grandinata dei primi giorni di luglio che hanno provocato ingenti danni e ferite alle piante, è opportuno eseguire interventi con prodotti che disinfettino le ferite e ne favoriscano la cicatrizzazione. Per informazioni dettagliate consultare i bollettini fitosanitari.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale ALSIA, nelle sezioni TEMI SERVIZI.

Emanuele Scalcione, Pietro Dichio

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