Frodi agroalimentari, nel 2019 oltre 55 mila falsi
L'ICQRF impegnato a stanare imbrogli soprattutto per olio e vino. Bellanova: "Abbiamo un sistema di controllo tra i migliori al mondo"
Data : Fri Feb 14 12:11:00 CET 2020
Un fatturato che nel solo 2019 è stato di 16 miliardi di euro, e una media di 80 reati al giorno (secondo i dati del Rapporto di Legambiente). Il volume d’affari delle ecomafie sfiora quello delle grandi multinazionali ma deve fare i conti con l’attività dell’ICQRF, l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che nel corso del 2019 ha portato a segno una serie di risultati significativi per la tutela del made in Italy.
E' stato infatti pubblicato sul sito del MIPAAF, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Report sull'Attività Operativa dell'ICQRF per l'anno appena passato. L'ispettorato si è mosso su più fronti, e ciò ha consentito di scoprire casi di evidenti truffe, a cominciare dai nomi del prodotto venduti in particolare sui mercati stranieri: si va dal Parmero, prodotto che evoca il Parmigiano reggiano Dop che viene venduti a Colonia in Germania, e si prosegue con il Parmezani Grand Duru venduto a Tblisi in Georgia. Sul web poi vengono commercializzati finti vini Montepulciano Doc d’Abruzzo, o fasullo Aceto Balsamico di Modena, olio extravergine di oliva che imita l’Igp di Sicilia e falso pomodorino del Piennolo del Vesuvio.
I controlli hanno riguardato 18.179 casi nel settore vitivinicolo, 6875 nell’oleario, 5434 nel lattiero caseario, 4117 in ortofrutta, 3542 per le conserve vegetali, 2831per cereali e derivati, 2588 nel settore delle carni, 1180 nel miele, 596 per le uova, 517 per le bevande, 391 per sostanze zuccherine e 2767 in altri settori. L’Ispettorato svolge la sua attività anche sul web in Italia e all’estero grazie a una collaborazione Amazon, eBay e Alibaba. Nel 2019 i prodotti falsi in vendita on line sono stati 513, di cui 254 venduti su e-market e e-Bay, 65 su Amazon e 21 su Alibaba. I controlli antifrode sono i più frequenti e capillari al mondo, si trovano solo in Italia tra l’altro i registri telematici di movimentazione di vino e olio.
Secondo i dati emersi dal Rapporto 2019 dell’Icqrf, è il vino il prodotto agroalimentare più esportato e più imitato: lo dimostrano gli 8.645 controlli ispettivi effettuati, di cui 2786 analitici. Nel settore oleario, inoltre, lo scorso anno grazie all’operazione “Croce e delizia” coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, gli ispettori hanno smantellato una organizzazione che commercializzava ingenti quantitativi di olio di semi spacciato per extravergine grazie all’aggiunta di coloranti (clorofilla e betacarotene). Il falso olio era prodotto in Puglia e immesso sui mercati toscani in bar, ristoranti, panifici.
“Abbiamo un sistema di controlli tra i migliori al mondo e in questo è fondamentale l'incessante lavoro della nostra Autorità per la lotta alle frodi e la tutela della qualità – ha commentato il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova - Per sostenere sulle nostre tavole e sui mercati internazionali il made in Italy, la qualità dei nostri prodotti e del nostro agroalimentare, la sicurezza e la tutela dell'ambiente, l'alleanza con i consumatori è essenziale”.
I Report completi dell'ICQRF sono disponibili sul sito del Ministero in lingua italiana, inglese e cinese:
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15037
Antonella Ciervo