"Fondo alimentari agli indigenti: bandi aperti anche alle imprese agricole piccole e medie"

L'assessore regionale Fanelli scrive alla ministra Bellanova insieme ai colleghi di Calabria e Sicilia

L'assessore regionale Francesco Fanelli

L'assessore regionale Francesco Fanelli

Data : Thu May 07 11:04:00 CEST 2020

Aiutare gli indigenti e sostenere le imprese agricole e agroalimentari del territorio, duramente provate dall’emergenza Covid. E’ questa la proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata Francesco Fanelli, avanzata alla ministra Teresa Bellanova, insieme ai suoi colleghi di Calabria e Sicilia,.

Ad Agea, l’organismo pagatore in agricoltura,  è affidata la gestione del “Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti”, le cui risorse sono state incrementate di altri 50 milioni di euro per l’anno 2020. E’ compito di Agea, infatti, predisporre i bandi per l’acquisto dei prodotti agroalimentari da donare a chi è in difficoltà.

“Alla ministra Bellanova – ha spiegato l’assessore Fanelli – abbiamo chiesto, quando verranno emanati i bandi, di individuare meccanismi che tengano conto delle specificità e  delle complessità del sistema produttivo agricolo del nostro Paese. La nostra proposta è di suddividere in più lotti la gara per dare la possibilità alle nostre piccole e medie imprese che, costituiscono lo zoccolo duro delle nostre economie agricole regionali, di partecipare all’avviso sfruttando anche il modello dell’aggregazione rappresentato dalle filiere agroalimentari.

“In Italia – ha ricordato Fanelli- abbiamo imprese con caratteristiche e dimensioni eterogenee nei diversi comparti e deve essere tenuta in considerazione la specificità del variegato e frammentato tessuto produttivo. In questo modo, anche le piccole produzioni di nicchia, se inserite in un contesto di filiera, potrebbero finire sulle tavole di chi è in difficoltà economiche e allo stesso tempo si potrà dare liquidità alle nostre imprese che rischiano di ritrovarsi giacenze di prodotti in magazzino. Un meccanismo virtuoso che possa dare una doppia mano: reddito alle aziende e donare a chi è stato messo ancora più in ginocchio in questa emergenza sanitaria”.

M. Agata

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