Fauna selvatica: all'Alsia di Pignola si sperimenta come prevenire danni alle colture
Recinzioni difensive, dissuasori visivi e vocali, repellenti le innovazioni in esame da trasferire in campo
Data : Tue Mar 31 12:08:00 CEST 2020
La gestione e il controllo della fauna selvatica, i cinghiali in particolare, è uno dei problemi ecologici più sentiti in Basilicata. I danni alle coltivazioni agricole continuano a costituire un’emergenza a cui dare risposte non solo con i risarcimenti economici, ma anche indicando metodi di contenimento sostenibile.
L’Azienda agricola sperimentale dimostrativa Alsia “Pantano” di Pignola, in tal senso, è al lavoro per la sperimentazione e il trasferimento di innovazioni utili a contrastare o limitare gli effetti delle presenze di animali nelle aree coltivate.
Nei terreni a seminativo limitrofi all’area boscata dell’Aasd Pantano di Pignola sono allo studio, oltre alle fasce di colture a perdere, tre diverse tipologie di intervento:
- Recinzioni Difensive: si tratta di difendere le colture con reti elettrificate alimentate da pannelli solari o da a rete fissa e le barriere con rete elettrosaldata, per impedire prevalentemente il transito dei cinghiali tra le aree boscate ed i coltivati.
- Dissuasori: sistemi per allontanare la fauna selvatica attraverso la dissuasione visiva, ad esempio palloni che simulano il predatore, strisce riflettenti, piramidi a specchio o altri oggetti in grado di spaventare l’animale, o attraverso la dissuasione acustica con richiami vocali, bombarde, spaventapasseri elettronici e affini
- Repellenti: pratica che consiste nel rendere inappetibile alla fauna selvatica la coltura oggetto di danno.
Per informazioni: michele.catalano@alsia.it
Margherita Agata