Italiani affezionati alle erboristerie: con l’erborista, considerato un professionista esperto, stabiliscono un rapporto di fiducia, premiano le consulenze specialistiche e apprezzano l’assortimento dei prodotti. E chiedono di essere sempre più informati per effettuare acquisti consapevoli. Sono alcuni dei dati che trapelano dalla prima ricerca sulle abitudini di consumo degli italiani nelle erboristerie, realizzata da Nomisma per SANA-La Via delle Erbe, rassegna sulla fitoterapia organizzata dalla rivista l’Erborista (Gruppo Tecniche Nuove) al SANA 2022, 34^ edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale in corso a BolognaFiere dall'8 all'11 settembre.

La ricerca copleta sarà presentata domenica 11 settembre alle 12:00 al SANA, nel corso della tavola rotonda su “Posizionamento e prospettive per le erboristerie in Italia”, alla quale è prevista la partecipazione di Mariella Di Stefano, direttore scientifico della rivista l’Erborista, del presidente di Assoerbe, Renato Iguera, del presidente di Unerbe, Maurizio Devasini, del vicepresidente Fei, Marco Tinghino e di Carlotta Brondi di Nomisma.

Panorama incoraggiante quello anticipato sui dati della ricerca, nonostante il complicato periodo pandemico. Nell’ultimo anno il 66% dei consumatori tra i 18 e i 65 anni ha acquistato almeno un prodotto in erboristeria. Di questi, più di uno su tre acquista abitualmente almeno 2/3 volte al mese. La maggior parte dei clienti entra per acquistare the e tisane, integratori alimentari e prodotti cosmetici per la cura della pelle e dei capelli. 

I consumatori ritengono che l’erboristeria sia garanzia di qualità (36%), consenta di trovare prodotti naturali per la cura della persona e della casa (42%) e abbia un ottimo rapporto qualità/prezzo (24%). In particolare, la metà degli intervistati ha fiducia nell’erborista, e il 38% lo considera un professionista esperto. Poi si aggiungono la cortesia del personale (87%), la qualità dei prodotti (85%), l’assortimento di cosmetici naturali (69%), seuono l’assortimento di integratori (65%) e la consulenza specialistica (63%). Infine, l’assortimento di tutti gli altri prodotti, dagli alimenti naturali ai fitoterapici (61%).

Il prezzo è invece giudicato dalla maggioranza degli intervistati un po’ elevato, tanto che è forte la richiesta di poter acquistare on-line i prodotti, ma dal sito dell’erboristeria stessa: un dato molto interessante che dimostra che il rapporto fiduciario con il proprio negozio vale anche nell’ambiente digitale, “salvaguardando” le erboristerie dal rischio di essere superate on-line dai grandi player.

In aggiunta, i consumatori vorrebbero trovare in erboristeria la consulenza di un naturopata (38%), la collaborazione con agricoltori/produttori della zona (37%) e la creazione personalizzata di cosmetici e profumi (35%). Nonostante siano sostanzialmente consumatori "maturi", il 90% di loro sente il bisogno di avere una conoscenza più robusta e consapevole della materia su tutti gli ambiti sondati: fitoterapia, cosmesi naturale, aromaterapia e interazione tra farmaci e piante officinali.

Nel frattempo, nel corso della mattina del 10 settembre, sempre nell'ambito de La via delle erbe, si è tenuto l'incontro su "Evidenze ed attività della passiflora su alterazioni dell'umore e blue mood".