Sono sei i vini lucani che conquistano gli ambiti Tre bicchieri della guida Vini d'Italia 2021 del Gambero Rosso.  A ottenere il massimo riconoscimento sono:  Aglianico del Vulture Donato D’Angelo ’17 – Donato D’Angelo di Filomena Ruppi , Aglianico del Vulture Gricos ’18 – Grifalco Aglianico del Vulture,  Il Repertorio ’18 – Cantine del Notaio,  Aglianico del Vulture Nocte ’16 – Terra dei Re, Aglianico del Vulture Sup. Serpara ’16 – Re Manfredi Cantina Terre degli Svevi , Aglianico del Vulture Titolo ’18 – Elena Fucci.

Un en plein dell’Aglianico del Vulture che si conferma tra le eccellenze del settore a livello nazionale.  Per le etichette di Elena Fucci, Re Manfredi, Grifalco e Cantine del Notaio si tratta di una positiva riconferma, mentre per Terra dei Re e Donato D’Angelo si tratta del primo ingresso nell’esclusivo club dei Tre bicchieri. Segno che le etichette già note al pubblico di appassionati, in questi anni, hanno fatto da traino all’intero sistema vitivinicolo del Vulture.  Ma, come  tiene a rilevare la nuova guida del Gambero Rosso  “il Materano è in veloce crescita e siamo facili profeti se affermiamo che presto vedremo altre etichette affiancare il grande rosso che nasce ai piedi del vulcano”.

Un dato che fa considerare a giusto titolo la Basilicata “tra i territori emergenti dell’enologia italiana, dove si produce vino, e di qualità elevatissima, da almeno due millenni. Probabilmente l’aglianico, il grande vitigno rosso dell’Italia Meridionale nasce proprio tra queste colline ai piedi del Monte Vulture, dove in epoca romana la gens Allia aveva estesi possedimenti viticoli e commercializzava il suo vino (Allianicum) in tutto l’impero. Nonostante questo la posizione della regione, e l’intraprendenza dei vicini che hanno saputo padroneggiare meglio le vie commerciali, ha fatto sì che queste terre rimanessero in qualche modo appartate, ancora tutte da scoprire”.