Coronavirus: ecco le regole per garantire le condizioni di sicurezza a chi lavora nel settore agricolo e agroalimentare

Il documento era stato sollecitato alle associazioni datoriali e sindacali dall’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Francesco Fanelli

Data : Thu Apr 16 18:21:00 CEST 2020

Il presente accordo è siglato in riferimento ai contenuti fissati nel protocollo d’intesa sottoscritto a livello nazionale tra il Ministero della Salute, quello dell’Economia e le OO.SS. e le AA.DD. anche del comparto agricolo – alimentare del 14/03/2020, destinati a contrastare e contenere l’espansione del COVD19 - negli ambienti di lavoro autorizzati a proseguire le attività anche nella fase emergenziale.

Si richiamano in particolare i DPCM dell’11/03/2020 e del 22/03/2020 - come modificato dal decreto MISE del 25 marzo 2020 - ove, tra l’altro, si raccomanda relativamente alle attività non limitate ed esercitabili in questa fase, come il settore agricolo ed agroalimentare e le attività ad esse connesse e complementari, l’adozione di intese e forme condivise di gestione dell’organizzazione del lavoro fra OO. SS. e Datoriali finalizzate al contenimento del rischio di contagio da Covid-19.

Considerate le premesse del citato protocollo ed in particolare quanto nello stesso previsto e prescritto riguardo le attività produttive e la loro prosecuzione, il quale recita che le stesse devono avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

A tal proposito, su sollecitazione dell’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, si sono riunite in modalità di videoconferenza le parti sindacali e datoriali, nella fattispecie le Organizzazioni Sindacali, CGIL – CISL e UIL, attraverso i Segretari Generali di Basilicata, e i Segretari Generali di Categoria di Basilicata FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL, oltre che le Organizzazioni Datoriali Regionali Coldiretti, CIA – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e ACI Agroalimentare Basilicata, al fine di concordare, a fronte delle operazioni di raccolta intensiva, un documento atto a garantire le migliori condizioni di lavoro in sicurezza.

Al fine, quindi, di favorire e praticare la più ampia e costante azione di prevenzione e contrasto alla diffusione del COVID-19, le Organizzazioni Coldiretti, CIA – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e ACI Agroalimentare Basilicata si impegnano ad informare i datori di

lavoro associati affinché concretamente si coniughi la indispensabile prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro.

Tanto premesso, le Parti convengono quanto segue:

  1. Le aziende assuntrici di manodopera del comparto agricolo, si impegnano a garantire in tutti gli ambienti di lavoro dove operano e sono presenti uno più lavoratori, l’attivazione delle indispensabili precauzioni oltre i più consoni livelli di protezione e sicurezza ai propri dipendenti. Le aziende a tal fine, con le modalità più idonee, informano i lavoratori e chiunque entri in azienda delle disposizioni vigenti in materia di contenimento da COVID-19 delle Autorità;

  2. Le precauzioni e gli adeguati livelli di protezione sono garantiti distribuendo i necessari ausili per ogni singolo dipendente e rispettando tutte le indicazioni di buona condotta prescritte dall’ I.S.S. circa il contrasto alla diffusione del COVID-19;

  3. Le aziende assuntrici di manodopera si impegnano a garantire le necessarie precauzioni e protezioni anche in occasione della movimentazione e trasporto dei dipendenti dal domicilio al luogo di lavoro. Le aziende assicurano la pulizia e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti e delle aree comuni;

  4. I sistemi di protezione, precauzione e prevenzione, saranno garantiti per tutto il tempo in cui vige l’obbligo e la relativa regolamentazione e in base alle indicazioni che le Autorità indicheranno;

  5. Quotidianamente si provvederà a dedicare il tempo necessario prima di avviare le attività lavorative ad effettuare tutte le indispensabili operazioni finalizzate a tutelare e garantire igiene personale organizzando apposite postazioni per distribuire prodotti disinfettanti oltre a mascherine e guanti;

  6. Verrà chiesto a ciascun lavoratore, prima dell’inizio della giornata lavorativa ed al termine della stessa, se si avvertono particolari sintomi influenzali, quali tosse e raffreddamento e di controllare la temperatura corporea; i lavoratori sono impegnati a informare tempestivamente il datore di lavoro della presenza, anche durante la giornata lavorativa, di eventuali sintomi influenzai riconducibili a COVID-19, e in tal caso i datori di lavoro ne informano immediatamente l’Autorità sanitaria competente;

  1. Nel caso in cui si verifichi la situazione di cui al punto precedente, il lavoratore non sarà avviato al lavoro e sarà invitato a segnalare tale stato al medico curante;

  2. Riguardo i lavori in spazi aperti, si conviene e si stabilisce che in base alla tipologia di prestazione da effettuare, di volta in volta si concorderà con il dipendete la soluzione più idonea e consona allo svolgimento del lavoro, avendo cura in primis della totale preservazione e protezione del lavoratore e di eventuali colleghi nel caso le operazioni di lavoro richiedessero la presenza di più persone;

  3. Si conviene che tutte le operazioni di precauzione e protezione vengano assicurate all’interno del normale orario di lavoro;

  4. Si stabilisce, qualora le strutture dell’azienda agricola lo consentano e d’intesa con il lavoratore, il datore di lavoro in alternativa al servizio trasporto, potrà ospitare il dipendente;

  5. Il pieno recepimento dell'accordo sottoscritto tra CGIL-CISL-UIL ed il Governo per il

    contrasto e la diffusione del COVID-19 del 14 marzo c.a.;

  6. Consentire il trasporto dei lavoratori dalle regioni limitrofe in condizione da rispettare le

    distanze minime di sicurezza negli autobus, riducendo la presenza dei lavoratori tali da evitare

    il contatto sociale degli stessi;

  7. Favorire il più possibile l'utilizzo della manodopera lucana, per evitare al minimo l'impatto

    dei lavoratori che vengono dalle altre regioni, istituendo le liste di prenotazione presso i centri per l'impiego, pratica già consolidata in occasione della raccolta del pomodoro nell'area dell'Alto Bradano;

  8. Istituire un tavolo permanente presso le prefetture, alla presenza degli organi di controllo ed ispettive, per il controllo dei flussi e per il rispetto delle misure contenute nel protocollo per la sicurezza;

  9. Verifica costante tramite le forze dell'ordine e dei sindaci del territorio per evitare la formazione di "ghetti" composti da lavoratori extracomunitari, al fine di evitare assembramenti in luoghi privi di servizi igienico sanitari, dove è più facile il propagarsi del contagio; e laddove vi siano strutture già individuate per l’ospitalità dei suddetti lavoratori si attuino, con gli organi competenti, tutte le misure affinché vi sia il rispetto delle normativa vigente in termini di sicurezza ed ospitalità;

  10. Restano fermi in ogni caso gli obblighi e le limitazioni derivanti dai provvedimenti nazionali e regionali vigenti.

8 Aprile, 2020

CGIL BASILICATA

Angelo Summa

CISL BASILICATA

Enrico Gambardella

UIL BASILICATA

Vincenzo Tortorelli

FLAI-CGIL BASILICATA

Vincenzo Esposito

FAI-CISL BASILICATA

Vincenzo cavallo

UILA-UIL BASILICATA

Gerardo Nardiello

COLDIRETTI BASILICATA

Antonio Pessolani

CIA BASILICATA

Giambattista Lorusso

CONFAGRICOLTURA BASILICATA

Francesco Battifarano

COPAGRI BASILICATA

Nicola Minichino

ACI Agroalimentare BASILICATA

Andrea Badursi

Giovanni Martemucci

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