Cinghiali: ai cacciatori consentito lo spostamento fuori dal Comune di residenza

Fanelli: "L'attività dei selecontrollori per il contenimento della specie potrà proseguire"

Data : Mon Nov 23 08:49:00 CET 2020

Cinghiali: la caccia è consentita anche al di fuori del Comune di residenza, ma solo ai selecontrollori autorizzati. Il chiarimento arriva dal prefetto di Potenza Vardè, in risposta alla richiesta di delucidazioni formulata dall’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli, subito dopo l’entrata della Basilicata nella zona arancione.

“Il prelievo della specie cinghiale”, si legge nella risposta di Vardè, è consentito “in attuazione ai piani di gestione anche al di fuori del proprio comune di residenza e comunque nel proprio ambito di appartenenza, esclusivamente da parte dei selecontrollori autorizzati, secondo le modalità di appostamento e girata”.

Il prefetto nel richiamare la faq “che nelle aree arancioni è possibile praticare l’attività venatoria solo nell’ambito del proprio comune”, chiarisce che  “in merito alla specie cinghiale, che costituisce una vera e propria emergenza, per i risvolti negativi sul sistema produttivo agricolo, sulla sicurezza della circolazione stradale nonché per l’incolumità dei cittadini”, è stato ritenuto che “l’attività finalizzata all’attuazione dei Piani di contenimento dei cinghiali possa configurare una delle circostanze derogatorie al generale divieto per le persone fisiche di spostarsi dal comune dove si trovano, sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio da Covid 19 e rispettando il distanziamento interpersonale e il divieto di assembramento”.

“Una risposta positiva – ha commentato l’assessore Fanelli – che consentirà di proseguire il prelievo della specie finalizzata al raggiungimento del numero dei capi previsti dai piani di gestione”.

M. Agata

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