Castagne: è on line sul sito dell’Ente Parco del Vulture l’ordinanza per la raccolta dei prodotti secondari del bosco. L’ordinanza n.2 del 2020 prevede la possibilità per i privati, prioritariamente per i residenti nei comuni dell’area, di raccogliere nel territorio del Parco del Vulture non solo castagne ma anche noci, ghiande e semi,  in aree prestabilite dai tecnici della Regione e del Dipartimento Ambiente. La possibilità di raccolta è estesa anche ai castanicoltori, per i quali  è stato predisposto un apposito avviso pubblico, allegato all’ordinanza.

“Con il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, accogliendo le istanze dell’Associazione dei castanicoltori del Vulture - spiega il commissario del Parco del Vulture Francesco Ricciardi- abbiamo migliorato il regolamento sugli accessi ai castagneti, sia privati sia ricadenti in aree demaniali, in modo da scongiurare un tipo di raccolta che depaupera il patrimonio forestale del parco. Attraverso l’avviso pubblico si consente, in piena trasparenza,  a imprenditori e privati cittadini, previo pagamento di un canone, di raccogliere castagne, esclusivamente nelle aree individuate dal Parco”.

“Lo sfruttamento sostenibile è possibile – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa- senza impoverire il territorio e tutelando la biodiversità che contraddistingue il Parco del Vulture. Per mettere un freno ai comportamenti illegittimi è concessa la fruibilità del patrimonio castanicolo con regole chiare che permettono, da un lato la sostenibilità delle attività di accesso e di raccolta delle castagne e dall’altro un ritorno economico per i privati e le imprese del settore”.