Basilicata, nella seconda decade di gennaio il cambio meteorologico che ha portato il freddo

Piogge abbondanti hanno ripristinato il livello di accumulo di acqua nel suolo e nelle dighe, garantendo un buon rifornimento per la prossima stagione irrigua. Il commento climatico mensile dei tecnici ALSIA del SAL

Data : Wed Feb 08 10:36:00 CET 2023

Dopo un dicembre con caratteristiche più primaverili che invernali, il freddo vero è arrivato solo nella terza decade di gennaio. Infatti, le prime due decadi sono state miti, soprattutto la seconda. Però poi, dal giorno 19 è cominciata l’inversione di tendenza e tuttora continua la fase fredda con le temperature decisamente al di sotto dei valori stagionali. Infatti, alcune perturbazioni, prima di origine atlantica e poi di origine artica, hanno raggiunto il Mediterraneo generando dei campi di bassa pressione che hanno causato prima pioggia e vento forte e poi neve a quote superiori agli 800/1000 metri di altitudine (figg. 1 e 2).

Fig. 1 Immagine satellitare con gli accumuli di pioggia dal 16 al 18 gennaio 2023 in Italia (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

Fig. 2 Immagine satellitare della perturbazione dal 16 al 18 gennaio 2023 in Italia (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano) 

 

Buona parte dell’Europa occidentale è stata interessata dal freddo, con temperature decisamente al di sotto della media (fig. 3).

Fig. 3 Anomalia della temperatura in Europa del 22 al 28 gennaio 2023 in Italia (Fonte: NOAA)

A scala nazionale, secondo le elaborazioni del CNR-ISAC, a gennaio si è verificato un surplus termico di 0,96°C rispetto al periodo di riferimento (1991-2020), con il sud meno caldo rispetto al centro e nord Italia (fig. 4).

Fig. 4 Anomalia della temperatura di gennaio 2023 in Italia (Fonte: CNR-ISAC)

 

A livello regionale, come sopra accennato, l’andamento termico è stato mite con alcune “giornate primaverili” e la prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso che lungo la costa ha fatto aumentare le temperature massime giornaliere a circa 20°C e le minime al di sopra dei 5°C (tabella n. 1). Preoccupante è stato l’aumento delle temperature minime dei giorni 17 e 18, con valori ben oltre i 10°C, perché si è temuto un anticipo della ripresa vegetativa. Per fortuna, nei giorni seguenti, le ondate di aria fredda hanno fatto rientrare l’allarme, poiché nella terza decade la temperatura è stata rigida, soprattutto nelle aree interne ed in quota dell’appennino regionale (vedi tabelle).

L’umidità relativa è stata quasi sempre mediamente elevata, vista la natura delle correnti prevalenti (meridionali e/o occidentali), eccetto nelle giornate in cui hanno prevalso i venti da nord. Le piogge sono state abbondanti e superiori ai valori medi stagionali ovunque, con il Metapontino e la Collina materana tra le aree meno piovose (fig. 5).

Fig. 5 Mappa delle precipitazioni registrate in Basilicata in gennaio 2023 (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano, ALSIA) 

Il surplus pluviometrico medio è stato del 80%, con punte del 200% sul versante tirrenico, ricordando che molti di questi eventi sono stati a carattere nevoso alle quote altimetriche superiori agli 800 metri (tabella n. 1).

 

Tabella 1. Dati medi gennaio 2023 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

AREA

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

8.9

1.1

18.5

79.8

36.9

98.5

69.0

1.6

Collina Materana

7.8

0.0

18.7

79.1

38.2

94.8

63.5

1.6

Vulture e Alto Bradano

7.0

-0.7

18.3

81.7

39.0

97.0

143.2

1.6

Medio Agri e Basso Sinni

7.5

-0.5

18.0

80.0

36.4

98.7

105.6

1.6

Sub Appenino e Alto Agri

4.7

-3.2

16.4

84.0

36.0

99.7

212.8

1.5

Mercure e Lagonegrese

8.3

-0.2

18.8

81.9

32.3

99.0

401.6

1.6

 

Da quanto detto sopra, ne deriva che l’accumulo delle ore in freddo stagionale ha avuto un forte incremento in questi ultimi giorni. Nell’area del Metapontino sono state cumulate mediamente 923 unità di freddo (dette anche chilling unit – C.U.) e 360 ore inferiori a 7°C. Per i dettagli delle singole località consultare la tabella n. 2.  

 

Tabella 2. Ore di freddo (dati aggiornati al 05/02/2023, con data inizio calcolo 01/12/2022)

Metodo Utah - unità di freddo (chilling unit)

Metodo Weinberger- ore < 7°C

SITO 

dic

gen

feb

totale

dic

gen

feb

totale

Metaponto CREA CM7

285.0

485.5

76.0

846.5

94

244

72

410

Metaponto Pantanello

281.0

492.0

76.0

849.0

102

251

72

425

Bernalda San Marco

353.0

554.5

87.5

995.0

113

306

69

488

Montalbano J. Cozzo del Fico

408.5

585.5

84.0

1078.0

102

290

53

445

Nova Siri Azienda "La Collinetta"

144.5

399.5

56.5

600.5

2

83

29

114

Pisticci Castelluccio

404.0

594.5

87.0

1085.5

86

291

53

430

Pisticci Scalo

415.0

546.0

64.0

1025.0

6

214

73

293

Policoro C.da Troyli

278.0

483.5

69.5

831.0

22

161

34

217

Policoro Az. Pantanelli UNIBA

347.0

523.5

74.0

944.5

91

255

42

388

Montescaglioso Fiumicello

324.0

508.0

68.0

900.0

121

280

77

478

Tursi S. Donato

363.0

478.5

57.0

898.5

185

312

63

560

Scanzano Contrada III° Madonna

414.5

555.0

77.0

1046.5

164

58

58

280

Bernalda C.da Gaudella

291.5

526.5

85.0

903.0

42

51

51

144

Media

331.5

517.9

74.0

923.3

87

215

57

359

 

Dal punto di vista agronomico, l’andamento delle temperature miti nella prima parte di questo inverno ha certamente creato qualche squilibrio fisiologico, inducendo alla fioritura le colture arboree più precoci. Per fortuna, il freddo di fine mese ha bloccato la ripresa vegetativa e molto probabilmente il fabbisogno in freddo delle colture arboree sarà soddisfatto anche per le specie più esigenti. Il clima mite di dicembre e dei primi 20 giorni di gennaio ha certamente favorito tutte le colture protette, anticipandone la maturazione. Le abbondanti piogge hanno causato allagamenti nelle zone di compluvio ma nello stesso tempo hanno ripristinato il livello di accumulo di acqua sia nel suolo sia nelle dighe, garantendo un buon rifornimento per la prossima stagione irrigua. Ovviamente, gli elevati valori di umidità e la persistenza delle nebbie sono stati la causa di problemi di natura fitosanitaria per molte colture in campo e a tal proposito si rimanda alla consultazione dei bollettini fitosanitari (CLICCA QUI).

Approfondimenti di tipo agrometeorologico sono disponibili sul portale Alsia (www.alsia.it), nelle sezioni "Temi" e "Servizi".

Emanuele Scalcione, Pietro Di Chio, Giuseppe Fabrizio

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Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA