Basilicata, le ondate di freddo di marzo 2022 hanno sfavorito le primizie

Le piogge, utili per i cereali, hanno provocati problemi fitosanitari nei frutteti. L'analisi del Servizio Agrometeorologico Lucano dell'ALSIA

Data : Thu Apr 21 10:50:00 CEST 2022

Il mese di marzo 2022 ha avuto un andamento climatico piuttosto avverso per l’agricoltura mediterranea, perché è stato freddo e per buona parte siccitoso. Anche se poi, nella terza decade, in seguito all’afflusso di aria dal nord Africa, le temperature hanno avuto un sensibile incremento e le piogge hanno interessato tutta la regione. Quindi, anche in questo mese sono state registrare forti differenze tra il nord e sud Italia, con una situazione praticamente opposta: caldo e siccità al nord, freddo e maggiori precipitazioni al sud.

Le elaborazioni di marzo 2022 del progetto Copernicus evidenziano ancora una volta la variabilità climatica sulla Terra, facendo registrare un lieve aumento della temperatura media globale (+0,4ºC) rispetto alla media del periodo 1991-2020, mentre in Europa vi è stato un calo rispetto al periodo di riferimento pari a - 0,4ºC. Quindi, condizioni più calde della media sono state riscontrate nell'Europa settentrionale, come in Svezia, Norvegia e Finlandia, mentre nell'Europa meridionale si sono verificate condizioni molto più fredde, come in Grecia e Turchia, dove sono state rilevate le zone con le anomalie più elevate (fig. 1).

Fig. 1 Anomalia della temperatura di marzo 2022 (Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF)

 

 

Dal punto di vista pluviometrico, la maggior parte dell'Europa è stata più secca della media, con l’eccezione della penisola Iberica dove sono state registrate piogge in quantità superiori, in netta opposizione con la siccità osservata a febbraio (fig. 2).

Fig. 2 Anomalia delle variabili idrologiche di marzo 2022 (Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF)

 

A livello nazionale, le elaborazioni del CNR-ISAC confermano quanto detto sopra, e soprattutto che al sud ha fatto molto più freddo rispetto al nord. Di fatti, lo scarto medio nazionale rispetto al periodo di riferimento 1981-2010 è di -1,17°C, mentre al sud è stato di -1,48°C e al nord di -0,68°C (fig. 3).

Fig. 3 Anomalia della temperatura media di marzo 2022 in Italia (Fonte: ISAC-CNR)

Questo trend è confermato dalla figura 4, che evidenzia come la stagione invernale sia stata molto più fredda al sud rispetto alle regioni settentrionali.

Fig. 4 Anomalia della temperatura media del trimestre gennaio-marzo 2022 in Italia (Fonte: ISAC-CNR)

 

Analizzando con maggiore dettaglio quanto è accaduto su scala regionale, dobbiamo ricordare che numerose sono state le ondate di freddo che da fine febbraio e per tutto il mese di marzo hanno investito le regioni adriatiche. Nelle località monitorate si contano oltre 22 giornate con valori di temperatura media giornaliera inferiori a quelli stagionali. Gli scarti più elevati sono stati raggiunti nei primi 15 giorni del mese con punte di oltre -5°C, culminati poi, con la gelata del 12 e 13. Le gelate da irraggiamento hanno interessato tutta la regione, Metapontino compreso, visto che in alcune località di questa area la temperatura minima notturna è scesa oltre -4°C. Di fatti, le temperature minime sono state negative in tutte le aree climatiche monitorate (tabella n.1). Tuttavia, va precisato che numerose sono state le giornate con cielo sereno o poco nuvoloso, per cui spesso l’escursione termica ha superato i 15°C.

Tabella n. 1 Dati medi mensili di marzo 2022 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

 

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

8.4

-2.0

22.1

70.4

17.9

98.3

67.6

4.8

Collina Materana

7.3

-3.9

22.9

68.3

13.3

96.9

50.1

4.9

Vulture e Alto Bradano

6.1

-4.8

20.9

70.7

16.4

96.4

57.6

4.6

Medio Agri e Basso Sinni

7.2

-3.6

22.0

70.7

17.1

99.9

64.5

4.8

Sub Appenino e Alto Agri

4.4

-6.6

19.1

64.5

13.4

94.2

62.4

4.2

Mercure e Lagonegrese

8.4

-1.2

22.4

64.0

17.4

99.4

96.7

4.8

 

La distribuzione delle piogge è stata molto irregolare e per lo più concentrata nella terza decade, tanto da riportare la pluviometria mensile prossima ai valori medi stagionali (fig. 5). Il Metapontino è stata l’area in cui le piogge hanno superato la media stagionale per circa il 20%, mentre nelle aree interne del Sub Appennino, Valle dell’Agri e Lagonegrese il deficit ha raggiunto il 30% (tabella n.1).

Fig. 5 Pluviometria della Basilicata nel mese di marzo (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano - ALSIA)

Pertanto, dal punto di vista agronomico possiamo affermare che l’andamento meteorologico di marzo non ha certamente favorito la coltivazione delle primizie, in quanto le varie ondate di aria fredda hanno ritardato la fioritura delle drupacee anche di 15 giorni. Nel caso della fragola, il freddo ha allungato i cicli di raccolta a 5-6 giorni, solo in parte recuperati nelle giornate più soleggiate e a fine periodo. Molto utili sono state le piogge per i cereali, vista la scarsità degli eventi nei mesi precedenti, anche se queste hanno causato problemi fitosanitari soprattutto alle specie frutticole.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale Alsia (www.alsia.it), nelle sezioni temi e servizi.

Emanuele Scalcione

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Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA