Basilicata, il freddo di gennaio non ha fatto soffrire le colture agricole

Ma per i forti venti e la bassa umidità si manifestano i primi sintomi da siccità. L'analisi del Servizio Agrometeorologico Lucano dell'ALSIA

diga sul torrente Basentello (ph. 05.02.2022)

diga sul torrente Basentello (ph. 05.02.2022)

Data : Sat Feb 12 09:37:00 CET 2022

Il primo mese dell’anno è stato nel suo complesso freddo e secco, nonostante la temperatura del periodo natalizio sia stata particolarmente mite. Infatti, durante il periodo festivo l’anticiclone nord africano ha fatto affluire al sud aria quasi primaverile ma, terminate le feste, varie perturbazioni per lo più di origine artica hanno investito l’Italia e in particolare le regioni adriatiche, causando importanti riduzioni della temperatura rispetto alle medie stagionali, con temperature minime molto rigide e precipitazioni nevose anche a quote collinari.

Secondo le elaborazioni del progetto Copernicus, gennaio 2022 ha avuto temperature superiori alla media in Germania, Europa orientale, Scandinavia, Regno Unito e Irlanda, mentre condizioni più fredde si sono verificate in Francia, Spagna nord-orientale, Grecia e Turchia. Buona parte del sud Italia rientra tra le aree più fredde della media (fig. 1).

 

Fig. 1 Anomalia della temperatura di gennaio 2022 (Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF)

 

 

Inoltre, dal punto di vista pluviometrico gennaio 2022 è stato più secco della norma nella maggior parte dell'Europa occidentale e meridionale, Italia compresa (fig. 2).

 

Fig. 2 Anomalia delle variabili idrologiche di gennaio 2022 (Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF)

 

A livello nazionale, gennaio 2022 è stato più caldo della media 1981-2010 di 0,55°C, con buona parte delle aree meridionali nella norma o addirittura più fredde (fig. 3).

 

Fig. 3 Anomalia della temperatura media di gennaio 2022 in Italia (Fonte: ISAC-CNR)

 

Esaminando con maggiore dettaglio quanto è accaduto a livello regionale, si deve precisare che fino al giorno 6 la temperatura media è stata al di sopra dei valori stagionali per i flussi di aria calda di origine nord africana, che hanno causato un anomalo aumento soprattutto delle minime (tabella n.1).

 

Tabella n. 1 Dati medi mensili di gennaio 2022 (Fonte Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

Area

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

7,9

-2,2

21,8

72,1

25,0

98,3

26,0

2,5

Collina Materana

6,7

-3,5

20,4

71,9

23,1

96,4

34,6

2,4

Vulture e Alto Bradano

5,9

-5,7

19,6

73,5

24,2

96,7

54,4

2,4

Medio Agri e Basso Sinni

6,8

-3,5

21,0

72,5

24,7

99,0

42,4

2,4

Sub Appenino e Alto Agri

3,8

-6,3

18,8

70,7

19,7

94,7

44,8

2,1

Mercure e Lagonegrese

7,5

-1,9

18,6

72,6

23,8

99,0

57,4

2,2

 

Fig. 4 Temperature minime del giorno 25/01/2022 (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano - ALSIA)

Nei giorni seguenti e per buona parte del mese, la temperatura media è stata costantemente al di sotto della media stagionale, raggiungendo il massimo scarto, pari a circa 4°C, il giorno 25. Infatti, questa è stata la giornata più fredda del mese, con minime che hanno superato i -8°C nelle aree interne e valori negativi anche in alcune località del metapontino (fig. 4).

Considerata la natura delle correnti, il Vulture e l’Alto Bradano sono state le località che maggiormente hanno risentito di questa ondata di freddo (tabella n.2).

 

Tabella n. 2. Ore di freddo (dati aggiornati al 10/02/2022) - data inizio calcolo 29/11/2021.

Metodo Utah - unità di freddo (chilling unit)

Metodo Weinberger- ore < 7°C

Area

dic

gen

feb

tot

dic

gen

feb

tot

Metaponto CREA CM7

453,5

473,0

132,5

1059,0

169

316

72

557

Metaponto Pantanello

464,5

472,0

137,0

1073,5

159

312

70

541

Bernalda San Marco

535,0

526,0

155,0

1216,0

240

361

99

700

Bernalda C.da Gaudella

507,5

527,0

155,5

1190,0

144

276

59

479

Montalbano J. Cozzo del Fico

574,5

554,0

172,5

1301,0

203

367

98

668

Nova Siri Ag."La Collinetta"

373,5

464,5

119,0

957,0

22

168

15

205

Pisticci Castelluccio

601,5

577,5

181,5

1360,5

238

386

108

732

Pisticci Scalo

470,5

462,5

132,0

1065,0

192

340

91

623

Policoro C. da Troyli

448,0

511,5

156,5

1116,0

77

235

56

368

Policoro Az. Pantanelli UNIBA

491,0

502,0

149,5

1142,5

164

328

81

573

Montescaglioso Fiumicello

490,0

481,5

138,0

1109,5

211

335

88

634

Tursi S. Donato

481,5

425,5

131,5

1038,5

229

367

84

680

Scanzano Contr. III Madonna

508,5

502,0

144,5

1155,0

185

345

82

612


Come sopra accennato, dal punto di vista pluviometrico, questo mese è stato siccitoso.

Nella fig. 5 è rappresentata la mappa delle precipitazioni cumulate in Basilicata, le cui quantità sono per lo più comprese tra i 20 e i 50 mm, o poco più nella zona appenninica e versante tirrenico (fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano).

 

Fig. 5 Mappa delle precipitazioni cumulate della Basilicata nel mese di gennaio (Fonte: Osservatorio Meteorologico Lucano)

 

Fig. 6 Pluviometria della Basilicata nel mese di gennaio (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano - ALSIA)

Pertanto, dal confronto dei dati mensili registrati con quelli storici (fig. 6), possiamo dire che le precipitazioni sono state inferiori ai valori stagionali per una media di oltre il 50%, tranne alcune aree del Vulture dove la pioggia è stata in linea con i valori stagionali. In particolare, i deficit pluviometrici del Metapontino e del Lagonegrese sono pari al 65%, mentre nella Collina materana al 40%.

Dal punto di vista agronomico, l’andamento meteorologico di gennaio non può definirsi avverso al mondo agricolo, in quanto il periodo mite a cavallo tra dicembre e gennaio ha consentito il completamento delle operazioni di semina dei cereali, interrotte dalle piogge di fine novembre. Inoltre, ha reso agevole le operazioni di raccolta della frutta e degli ortaggi di stagione, compresa l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari. Per quanto riguarda le colture protette, la prevalenza delle condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso ha avuto effetti positivi per la maturazione anticipata della fragola e di tutte le colture in serra, limitando molto i danni da freddo. Purtroppo, le caratteristiche delle correnti artiche (basso contenuto di umidità) e la persistente ventosità hanno asciugato gli strati più superficiali del suolo e in alcuni casi i cereali, specie nei terreni meno fertili e a semina tardiva, cominciano a manifestare i primi sintomi da stress idrico. Infatti, per le ortive di stagione, in numerosi casi è stato necessario eseguire degli interventi irrigui.

Per quanto riguarda l’accumulo delle ore in freddo nell’area del Metapontino, visto l’andamento meteorologico, può essere ritenuto soddisfacente per la stagione frutticola, nonostante l’ondata di “caldo” del periodo natalizio, in quanto sono stati cumulati mediamente oltre 1100 unità di freddo con il metodo Utah e circa 560 ore <7°C. Nella tabella n. 2 i dettagli per singola località.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale ALSIA, nelle sezioni TEMI e SERVIZI.

Emanuele Scalcione

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Il Comitato Unico di Garanzia dell' ALSIA