Aprile freddo e piovoso con temperature al di sotto della media stagionale

Ritardo nella maturazione di alcune primizie, effetti positivi sulla qualità della fragola. Il commento climatico mensile dei tecnici ALSIA del SAL

Frutteto lucano

Frutteto lucano

Data : Wed May 10 10:36:00 CEST 2023

Anche aprile come il precedente mese di marzo ha avuto una elevata variabilità ed instabilità meteorologica, con alcune giornate molto più simili alla stagione invernale che estiva. Infatti, numerose sono state le giornate in cui i flussi di aria fredda, spesso di origine artica, hanno influenzato il clima regionale, causando una riduzione della temperatura al di sotto dei valori tipici della stagione. Perturbazioni, queste, che hanno causato piogge diffuse con quantità ben al di sopra della norma.

La temperatura media mondiale è stata superiore al periodo di riferimento 1991-2020 di 0.32°C, con una elevata disomogeneità a livello europeo, perché in Spagna e Portogallo sono state registrate le temperature più elevate di sempre, mentre nella fascia che si estende dal Regno Unito all'Europa sud-orientale, Italia compresa, le temperature sono state sotto media (fig. 1).

Figura 1. Anomalia della temperatura di aprile 2023 (Fonte: Copernicus)

 

Infatti, a scala nazionale secondo le elaborazioni del CNR-ISAC, sempre rispetto allo stesso periodo di riferimento, il deficit termico è stato di 0,57°C, con il sud ancora una volta più fresco rispetto al nord Italia (fig. 2). Differenze queste che si sono confermate anche dal punto di vista pluviometrico (fig. 3, 4).

Figura 2. Anomalia della temperatura di aprile 2023 in Italia (Fonte: CNR-ISAC)

 

 

Figura 3. Precipitazioni cumulate al Nord Italia nel periodo gennaio-aprile 2023 (Fonte: CNR-ISAC)

 

Figura 4. Precipitazioni cumulate al Sud Italia nel periodo gennaio-aprile 2023 (Fonte: CNR-ISAC)

 

A livello regionale, come già detto, l’andamento climatico mensile ha avuto una elevata instabilità con una netta prevalenza delle giornate con temperature al di sotto della media stagionale rispetto a quelle più miti e temperate tipiche della primavera. Le fasi più fresche sono state registrate nella prima e terza decade del mese, con evidenti ritorni di freddo, in quanto le temperature medie hanno avuto dei deficit termici anche di 7°C, con una sensibile riduzione sia delle temperature massime che delle minime giornaliere. Oltre venti sono state le giornate con temperature al di sotto della media stagionale, alcune delle quali particolarmente fredde, come quelle del periodo pasquale (dal 3 all’11) e dal 15 al 20. Del resto, le temperature minime sono state negative non solo in molte aree interne ma anche lungo la costa e nella valle del Bradano (tabella n. 1). 

Tabella 1. Dati medi aprile 2023 (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano – ALSIA)

 Area

t med °C

t min °C

t max °C

ur med %

ur min %

ur max %

prec mm

Et0 mm

Metapontino

12,9

1,8

24,0

72,2

25,5

98,2

85,2

4,7

Collina Materana

11,9

1,1

26,2

70,4

25,7

94,7

78,2

4,9

Vulture e Alto Bradano

10,9

-0,2

24,6

74,2

27,8

96,8

91,2

4,7

Medio Agri e Basso Sinni

11,8

0,4

25,3

71,1

25,1

98,7

93,0

4,9

Sub Appenino e Alto Agri

8,6

-1,8

21,5

75,2

24,5

99,4

131,6

4,2

Mercure e Lagonegrese

11,3

1,4

22,8

74,1

24,8

98,2

137,6

4,4

 

Dal punto di vista pluviometrico, in aprile le piogge hanno superato le medie stagionali di oltre il 60%, con quantità cumulate superiori ai 130 mm lungo la dorsale appenninica, Mercure e Lagonegrese (fig. 5), con un numero di giornate di pioggia compreso tra cinque e nove. Da segnalare le precipitazioni a carattere nevoso nelle aree interne dell’appennino tra il 4 e 6 aprile (tabella n. 1).

 

Figura 5. Mappa delle precipitazioni cumulate ad aprile in Basilicata (Fonte: Servizio Agrometeorologico Lucano - ALSIA)

Dal punto di vista agronomico, l’andamento incerto della temperatura ha avuto effetti negativi sul calendario di maturazione delle primizie, drupacee in particolare, con ritardi anche di cinque - sette giorni. Non del tutto negativo è stato l’andamento meteorologico per le colture protette, come la fragola, in quanto, è vero che è aumentato il numero di giorni tra una raccolta e l’altra, ma ciò ha avuto effetti positivi sulla qualità del prodotto. Particolarmente utili sono state le piogge per le colture cerealicole e foraggere, molte delle quali in fase di levata e quindi particolarmente sensibili ad eventuali stress idrici. Non si esclude che le numerose giornate di pioggia possano aver creato problemi di natura fitosanitaria e, in tal caso si rimanda ai bollettini zonali per i consigli di intervento.  

Ulteriori approfondimenti di tipo agrometeorologico sono disponibili sul portale ALSIA, nelle sezioni TEMI e SERVIZI.

Emanuele Scalcione, Pietro Di Chio, Giuseppe Fabrizio

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