Agricoltura: sale a 25mila euro il "De Minimis" per le imprese agricole

Il plafond destinato alla Basilicata è pari a quasi 20 milioni di euro.

Data : Tue Jul 21 10:20:00 CEST 2020

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 156 del 22.06 2020 del decreto del Ministero delle Politiche Agricole diviene realtà il nuovo limite dell’importo complessivo degli aiuti “de minimis” per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nell’arco di un triennio. Alla base di una miriade di agevolazioni statali ma soprattutto regionali, il “de minimis” è stato portato dall’Unione europea nel febbraio 2019 a 20mila euro ma occorreva dare operatività concreta al “Registro degli aiuti” per avere finalmente l’importo massimo riportato nel Regolamento n. 316 del 2019, ovvero 25mila euro. Una volta accertata la funzionalità del registro, si è potuto procedere alla ripartizione dell’ammontare tra le singole regioni, a cui spetta il 75% della cifra totale che per l’Italia è pari a oltre 840 milioni di euro, e alla pubblicazione del relativo decreto ministeriale. Il plafond destinato alla Basilicata è pari a quasi 20 milioni di eruo (€ 19.642.769,77 per la precisione).

Il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  (MIPAAF) contiene la definizione dell'importo totale degli aiuti de minimis concessi ad una impresa unica nel  settore  della  produzione primaria di prodotti agricoli e la ripartizione le modalita' di utilizzazione, di controllo edi  monitoraggio  dell'importo  cumulativo  massimo  degli  aiuti  de minimis concessi alle imprese del settore della  produzione  primaria  di prodotti  agricoli  nel  corso  di  tre  esercizi  finanziari, fra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. 

La regola de minimis (il cosiddetto Regime de minimis è un regime definito dall’Unione europea secondo cui gli aiuti finanziari concessi alla medesima impresa, sommati fra di loro, non devono superare il limite massimo stabilito) si può applicare anche ai finanziamenti pubblici dedicati alla formazione continua nelle imprese. Rimane pertanto l’unico canale per finanziare la formazione obbligatoria, come i vari corsi previsti per la sicurezza sul luogo di lavoro, quelli relativi all’ottenimento dei vari patentini definiti dalle norme compreso quello per l’utilizzo dei fitofarmaci, ecc.

 

 

Giovanni Martemucci

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