Agricoltura 4.0: un settore in crescita alla ricerca di giovani
L'Osservatorio Smart Agrifood registra in Italia una crescita del 22% e 415 nuove soluzioni digitali innovative

Data : 10 July 2020
L’agricoltura 4.0 vale circa 450 milioni in Italia e 7,8 miliardi nel mondo. Un settore in continua crescita (solo quest’anno l’incremento, a livello nazionale, è del 22%), come certifica l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, che richiede principalmente l’impiego di giovani.
Servono professionalità diverse, nuovi ingressi da indirizzare verso l’agricoltura 4.0, cioè verso un utilizzo maggiore di tecnologie in grado di migliorare coltivazioni e tracciabilità alimentare.
Tra le innovazioni più importanti, il quaderno di campagna digitale, utile per ottimizzare la produzione e l’andamento delle coltivazioni a distanza, o l’uso di droni e robot.
Le soluzioni 4.0 disponibili per il settore agricolo in Italia sono 415, offerte da oltre 160 fra aziende tradizionali e startup, principalmente dedicate all’Agricoltura di Precisione e in misura minore allo Smart Farming (applicazione del digitale anche ai processi “non di campo” delle aziende agricole), soprattutto nelle fasi di coltivazione, semina e raccolta dei prodotti alimentari nei settori ortofrutticolo, cerealicolo e vitivinicolo.
Fra le soluzioni digitali innovative per la tracciabilità alimentare offerte sul mercato italiano si assiste al boom della Blockchain, la cui presenza è più che raddoppiata in un anno e che caratterizza il 43% delle soluzioni disponibili, seguita da QR Code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), e l’Internet of Things (30%).
Secondo i dati del Politecnico il 66% delle imprese utilizza software gestionali, il 40% sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni, il 39% monitoraggio e controllo delle macchine agricole. Tra le filiere più tecnologiche quella vitivinicola (16%), cerealicola (20%) e ortofrutticola (21%).
Certo è che l’arrivo nei campi di giovani professionisti con elevate competenze informatiche apre la porta a soluzioni sempre più nuove con più web e meno trattori.
M. Agata