Vendemmia 2022, previsioni ottimistiche per la Basilicata

E' l'opinione dei presidenti dei 4 Consorzi lucani che producono vini a riconoscimento comunitario
didascalia.

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Data:Thu Sep 08 17:33:37 CEST 2022

L'inverno 2022 è stato caratterizzato da temperature miti, tanto da aver fatto anticipare anche il germogliamento. Ovviamente, iniziata la ripresa vegetativa, c’è stato il grosso timore che si verificassero gelate tardive, che per fortuna non ci sono state.

L’estate 2022 è stata tra le più calde e siccitose degli ultimi decenni, ragion per cui la poca acqua ha frenato l’attività vegetativa rendendo anche inutili le concimazioni primaverili. Infatti, avendo poca chioma, la vite ha potuto superare abbastanza bene l’elevato stress idrico alla quale è stata sottoposta.

La campagna vendemmiale 2022 si presenta quindi atipica per l’anticipo dei tempi di raccolta. Rispetto al resto d’Italia, che dichiara produzioni con il segno negativo, la Basilicata mantiene la qualità e anche le quantità dell’anno precedente, anzi, qualcuno dichiara previsioni quantitative più soddisfacenti.

Abbiamo contattato i presidenti dei quattro consorzi lucani che presiedono alla produzione dei vini a riconoscimento comunitario della Basilicata: l’Aglianico del Vulture, il Grottino di Roccanova, il Terre dell’Alta Val d’Agri e il Matera.

Il presidente del Consorzio “Qui Vulture”, Gerardo Giuratrabocchetti, ci riferisce che, contrariamente alle aspettative, l’epoca di vendemmia dell’Aglianico, ma anche delle altre varietà, non si è anticipata e rispetta il solito periodo fisiologico. Le quantità e la qualità sono dichiaratamente ottime. Le uve bianche sono già state vendemmiate, tranne le malvasie. L’Aglianico del Vulture come al solito, sarà vendemmiato a partire dalla metà ottobre fino a novembre inoltrato, pertanto si spera in un tempo clemente.

Il presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Grottino di Roccanova, Giuseppe Chiaradia, ci informa che l’area viticola del Grottino sarà caratterizzata da una vendemmia di alta qualità dovuta sicuramente alla scarsità di piogge registrata in maggio e giugno, la quale non ha permesso una crescita abbondante dei grappoli. Ciò ha determinato un’eccellente qualità alle uve che, tra l’altro, non sono state attaccate dalle muffe.

Il presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOC Terre dell’Alta Val d’Agri, Giovanni Di Trani, conferma l’annata anticipata, soprattutto delle uve bianche più utilizzate, che sono già mature e pronte per la vinificazione, mentre per le uve rosse si prevede un anticipo di dieci giorni circa, e pertanto la vendemmia potrà iniziare già a fine mese.

Il presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOC Matera, Vito Cifarelli, conferma l’anticipo della vendemmia anche di quindici giorni. I produttori del Matera sono sostanzialmente soddisfatti per la quantità e la qualità delle uve, anche se la quantità risulta essere leggermente ridotta a causa delle bacche più piccole. La qualità è sostanzialmente ottima, anche per la totale assenza di tignoletta e delle crittogame come oidio e peronospora.

La chiave di volta per mantenere e sicuramente migliorare le caratteristiche del vino lucano, potrebbe essere quella di iniziare ad utilizzare, convintamente, le varietà autoctone che l’ALSIA ha provveduto a registrare e a far autorizzare per la coltivazione in Basilicata.

Agrifoglio n. 110 -  

Temi
Produzioni agroalimentari di qualità
Autori
Francesco Pisani

ALSIA

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