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FruitHydroSinni, frutta e ortaggi prodotti con il 90% di acqua in meno e senza allergeni

Da Policoro un esempio virtuoso di agricoltura green. Anna Cirigliano racconta un'impresa di famiglia "sostenibile"
didascalia.

Anna Cirigliano - Ceo Fruithydrosinni.

Data:Wed May 27 12:36:57 CEST 2020

Anna Cirigliano, 31 anni, di Policoro, una passione mai spenta per la biologia, ha un sogno: realizzare un campo di fragole innovativo che risparmia suolo e acqua.  Ci pensa ogni volta che vede suo padre Giuseppe impegnato dall’alba al tramonto star dietro all’azienda di famiglia. “Siamo sicuri che per ogni ettaro coltivato sia proprio necessario così tanto nitrato e così tanto potassio? - si chiede. E  l’acqua? Se ne può impiegare tanta, in previsione di una diminuzione drastica della sua disponibilità nei prossimi anni?”.

Ed è così che 10 anni fa inizia l’avventura di FruitHydroSinni, anche se il marchio è stato registrato solo nel 2018, dopo otto intensi anni di sperimentazioni.

Anna convince suo padre a cederle un piccolo pezzo di terreno dove poter fare a modo suo e inizia a coltivare le prime fragole con l’idroponica, una tecnica di coltivazione fuori suolo dotato di sistema NFT (Nutrient film technique). I risultati? Sorprendenti. “Sono riuscita subito ad ottenere un  risparmio idrico di oltre il 90% - spiega Anna. Grazie a un sistema a ciclo chiuso, la soluzione nutritiva ritorna in cisterna per esser rimessa in circolo fino all’esaurimento di soluzione. La nutrizione della pianta è sempre in circolo per questo ne assorbe quanta ne vuole e quando la vuole”.

Il passo successivo è riuscire a risparmiare non solo acqua, ma anche spazio. Così alla coltivazione idroponica, Anna affianca l’areoponica verticale e senza substrato, le radici cioè sono immerse direttamente in acqua. “Ogni  impianto – riferisce Anna- ha il suo nebulizzatore per radici. In un ettaro si riesce a coltivare quanto in 10 di coltivazione tradizionale, con un doppio risparmio di suolo e acqua. E, aspetto non banale, al riparo dai cambiamenti climatici, con la possibilità di coltivare 12 mesi l’anno”.

 “In futuro – afferma, convinta, Anna - potremo permetterci una sola agricoltura: quella sostenibile. Non solo per l’ambiente, ma anche per la salute. Sono troppe le allergie e le intolleranze che l’abuso di chimica nella coltivazioni ha portato direttamente sulle tavole di tutti, attraverso il nostro cibo”.

FruitHydroSinni, avendo fatto dell’innovazione il suo punto di forza, ha trovato una soluzione anche a questo. Produrre frutta e ortaggi senza metalli e allergeni. “Studi  specializzati – conferma Anna - ci hanno permesso di trovare una soluzione efficace per l’eliminazione di nichel, istamina e tutti i metalli pesanti. Questo tipo di coltura favorisce il benessere di chi soffre di queste allergie e intolleranze alimentari. Garantiamo frutta e ortaggi certificati a livello europeo. La nostra filiera di produzione – assicura - viene sottoposta a costanti controlli per garantire la qualità dei prodotti da noi commercializzati, compresi di marchi Stopnichel®, StopIstamina®, Nichelfree®, Istaminafree®, Colturaidroponica®”.

E’ la strada giusta. FruitHydroSinni affianca alla produzione di fragole, quella di pomodori. E poi ancora melanzane, cipolla, sedano, prezzemolo, lattuga, origano. Le strutture crescono di pari passo con la richiesta dei prodotti, fino ad arrivare alle 13 attuali.

La scommessa di Anna inizia a dare i suoi frutti. Da sola non ce la può fare. Così coinvolge nell’impresa il compagno Ivan Santarcangelo, che si occupa della produzione, la sorella Vanessa del marketing, e la cugina Francesca delle spedizioni.

Sì, perché Anna ha pensato anche a come commercializzare i suoi prodotti “ecosostenibili”. “Nella filiera logistica tradizionale – ci dice Anna - ci sono troppi passaggi intermedi tra il produttore e il consumatore finale, con enorme spreco alimentare per via del fermo merci. Noi abbiamo messo su una rete di e-commerce che ci permette di consegnare i nostri prodotti nell’arco di 24-48 ore. Inoltre, convinti come siamo che la forza dell’agroalimentare made in Italy sia la qualità, assicuriamo assistenza continua ai nostri clienti e il rimborso dei prodotti che arrivano deteriorati. E’ nata così una sorta di rete collettiva, in cui il consumatore è parte del processo produttivo”.

Una rete virtuosa che neanche il Covid-19 è riuscito a fermare. “Abbiamo continuato ad avere richieste e ad effettuare spedizioni senza sosta. La nostra rete – racconta Anna - abbraccia soprattutto il Nord Italia, ma abbiamo iniziato ad avere richieste anche dall’estero, soprattutto dalla Germania. Evadiamo circa 50 ordini a settimana”.

Per evitare sprechi, inoltre, FruitHydroSinni lavora sul venduto: produce cioè solo le qualità e le quantità di prodotti richiesti direttamente dai consumatori. “In più, per custodire i sapori e riviverli anche quando i frutti non sono in produzione - fa sapere Anna - FruitHydroSinni fa anche le conserve  di pomodoro e di fragole, oltre che il pesto di basilico. La nostra soddisfazione più grande è quando i nostri clienti ci scrivono di essere tornati a sognare, per essere riusciti nuovamente a gustare cibi “vietati” in totale benessere ”.

Ma la sfida non finisce qui. Anna è determinata ad  aumentare ancora di un gradino la sostenibilità di FruitHydroSinni. “Vorrei affiancare alle nostre strutture a campo aperto, anche un grande laboratorio, dove ospitare attività  di ricerca e confronto con le università e laboratori didattici per trasmettere ai più piccoli il valore della sostenibilità”.   

Anna, insomma, non ha smesso di sognare e non smetterà di farlo fino a quando non sarà riuscita a fare di FruitHydroSinni un sistema green al 100%.  “L’ambiente è di tutti - dice. E' nostro compito cercare di recuperare i danni fatti e lasciare il pianeta più in salute di come lo abbiamo ricevuto”.

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